Recensione: Il sogno semplice di un amore di Martina Tozzi

Con questa recensione voglio farvi conoscere il nuovo romanzo biografico di Martina Tozzi, Il sogno semplice di un amore, dedicato alla figura di Elizabeth Siddal, modella e musa del movimento pittorico dei Pre-Raffaelliti.

Il sogno semplice di un amore è ben descritto da questo verso di Elizabeth Siddal

“Se il sogno semplice di un amore fosse vero,
Allora, tesoro, dovremmo essere in paradiso;
E questa è solo la terra, mio diletto,
Dove l’amore vero non è dato.”

Lizzie è una sognatrice, determinata, entusiasta che vuole dedicare la propria vita all’arte. Allo stesso tempo è rassegnata al fatto che nessuna delle sue aspirazioni si realizzerà, perché è una donna e nell’Ottocento il mondo dell’arte è per gli uomini.

La sua audacia però la spinge verso l’eternità dell’arte, e se non può essere lei l’artefice dei dipinti ne diventerà ispiratrice, incentrando su di sé lo sguardo di quegli uomini, che senza di lei non avrebbero prodotto opere così intense. Stravolge i canoni di ciò che è adatto o meno a una donna e diventa prima, modella e musa dei Pre-Raffaelliti, poi un’artista lei stessa.

L’eternità della sua persona è innegabile, ma quello che Martina Tozzi fa nel romanzo è più profondo.
Nonostante Siddal abbia lasciato poche notizie dirette di sé, l’autrice ha cercato di descrivere la sua vita, non come quella di una persona malata, manipolata e trascurata dagli altri, ma vera, con tutte le gioie e gli orrori che la vita sulla terra riserva.

Tema importante del romanzo è senz’altro il rapporto con Dante Gabriel Rossetti. Tra i due c’è un amore ideale che va al di là dei legami sociali predefiniti. Penso che se fossero vissuti al di fuori della società londinese dell’Ottocento, avrebbero vissuto la forma più profonda di amore, quella semplice in cui non c’è bisogno di considerare come si appare agli occhi degli altri. Tuttavia non è così e Rossetti non ama Lizzie ma l’idea di Lizzie e proprio questo porta la protagonista ad interrogarsi più volte sul loro rapporto e a comprendere che il vero amore sulla terra non esiste se non nei pensieri.

Come sempre Martina Tozzi è riuscita a trasmettere con chiarezza, passione, delicatezza e bellezza la storia di un’altra donna forte e fuori dagli schemi. Eterna nell’aspetto sì, ma anche poco conosciuta nell’intimità della sua vita così drammatica. Il suo stile è travolgente e le parole che sceglie ti entrano nel cuore.

Ormai segno distintivo dei romanzi di Martina a cui sono molto affezionata, è la presenza dei versi poetici all’inizio dei capitoli che guidano la storia facendoci conoscere i personaggi attraverso le loro stesse parole. La cura nella ricerca biografia è innegabile e traspare pienamente in tutto il testo.

Che dire in conclusione se non leggete i romanzi di questa autrice, perché sono pieni di ispirazione e di spunti di riflessione che valgono anche per la nostra epoca.

Conoscete la storia della protagonista? Avete letto gli altri libri dell’autrice? Quale opera che la raffigura vi piace i più?

Ringrazio NUA EDIZIONI per la copia e tutte le ragazze del gruppo di lettura #autriciestoriedimenticate per aver letto insieme questa storia.

– Michela

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