La serie tv basata sui libri di Percy Jackson è stata rinnovata per una nuova stagione, ed ecco la recensione della prima.
Il mio parere da grande lettrice ed estimatrice dei romanzi di Rick Riordan è che non hanno fatto per nulla un buon lavoro, le aspettative erano alte vista la partecipazione dello scrittore nel progetto, ma il prodotto che ne è risultato è per degli aspetti significativi molto diverso dai romanzi. I cambiamenti puramente fisici (l’etnia diversa di Grover e Annabeth, il suo colore di capelli del fatto che di aspetto Percy è praticamente Will Solace) dei protagonisti non sono così rilevanti per la storia e la maggiore inclusione è apprezzabile quindi non mi dilungherò su questo.
Quello che è mancato alla serie, che ho trovato molto grave, è la caratterizzazione dei personaggi (hanno fatto un buon lavoro solo su Grover). Percy è completamente appiattito, è diventato il classico bravo bambino senza troppa personalità ma TANTO BUONO che piace alla Disney (allo stesso modo in cui erano già riusciti a rovinare il personaggio di Artemis Fowl).
Ovviamente è apprezzabile e più realistico che Percy prenda consapevolezza di se e del suo ruolo pian piano, e che la serie punti tutto sull’amicizia, ma gli autori non avrebbero dovuto dimenticarsi gli altri aspetti significativi del personaggio. Dov’è finita tutta l’ironia e la scaltrezza del protagonista? E perché Annabeth è diventata solo una ragazzina scontrosa e insignificante?
Un elemento chiave che ci si aspetta quando si parla di Percy Jackson è la mitologia, le interessanti, buffe, terribili e atroci storie sulle divinità greche e anche qui la serie si stacca dalle origini e da veramente poca rilevanza alla questione.
La tensione narrativa, che faceva divorare i libri, si è persa, ridotta ai tre ragazzi che ogni volta che accade qualcosa, sanno subito come risolverla e fanno partire lo spiegone. NOIOSO!
Ovviamente ricreare lo stile di narrazione dei romanzi non era semplice, ma neanche tanto complesso, si poteva optare per Percy come narratore fuori campo (stile J.D. di Scrubs) così da poter mantenere i suoi commenti ironici e arguti.
Un altro fattore che andrebbe migliorato è relativo al lato tecnico, gli episodi sono troppo corti per poter approfondire personaggi e situazioni, i lunghi stacchi in nero tra le scene risultano fastidiosi, così come il troppo utilizzo del buio per non sprecare eccessivo budget per la CGI. Speriamo che ciò possa essere migliorato nella prossima stagione.
Le cose belle della serie? Grover! La storia di Medusa (più moderna ed empatica), alcuni approfondimenti su eventi che nei film non c’erano, gli attori sia adulti che teen danno una buona interpretazione e il focus sul rapporto tra Percy e la mamma.
L’ultimo episodio mi ha sorpreso con una simpatica scena post credit e con Percy che per 3 minuti è stato il personaggio dei libri.
Sinceramente bastava una scrittura migliore per creare una serie più valida e coinvolgente, ma probabilmente se non avete letto la saga letteraria vi piacerà. Ok, però ora andate a leggerli!
La guarderete? Vi è piaciuta? Tutti i pareri sono graditi. Parliamone insieme nei commenti.