Da qualche giorno è uscito un nuovo libro della saga di Star Wars, su uno degli eroi più amati della storia: Solo. Questa è la mia recensione del romanzo scritto da Mur Lafferty.
Avete visto il film Solo: A Star Wars Story?
La narrazione che avviene nel libro è una versione ampliata di quella della pellicola.
In Solo. Star Wars andremo a scoprire chi era Han prima di incontrare Leila e Luke.
Partendo dalla sua infanzia sul pianeta di Corellia percorreremo insieme a lui alcuni degli eventi iconici della sua vita, di cui siamo a conoscenza grazie agli altri film di SW.
Piloteremo le navi della flotta imperiale, incontreremo Chewbe e poi Lando, giocheremo a Sabacc, ci innamoreremo del Millennium Falcon, ruberemo del pericolosissimo coassio, percorreremo la rotta di Kessel in 12 parsec, affronteremo tradimenti e battaglie, restituiremo la libertà a pianeti e droidi, e scopriremo se Han è veramente un tipo che “spara per primo“.
Il libro è scorrevole e divertente. Solo è un personaggio con cui il lettore entra subito in empatia, ha un’infanzia difficile, la sua principale occupazione è quella di sopravvivere e cercare di ottenere crediti per poter essere libero, finisce in un gaio dopo l’altro ma ne esce usando l’intelligenza e l’astuzia, è ironico e leale e innamorato. Si, perché molte delle sue avventure in questo romanzo nascono per trovare e salvare Qi’ra, una sua vecchia “amica” dei suoi tempi su Corellia. Lei, al contrario di lui, non risulta simpatica e fino alla fine non si sa da che parte sta, nonostante questo è un personaggio interessante che sarebbe bello approfondire.
Anche Lando, con le sue stranezze e il suo modo di fare un po’ subdolo riesce ad attirare l’attenzione del lettore. La sua storia con L3-37 è molto carina e tenera, il droide avrà un ruolo comico ma ci farà fare anche delle importanti riflessioni. Tutto tra un colpo e l’altro di blaster. Se loro due vi sono piaciuti potete leggere anche Star Wars. Last shot, che la approfondisce. Questo libro apre la porta per molti altri spinoff.
Solo. Star Wars è una storia adatta soprattutto per i fan nostalgici della saga, che sono sempre pronti a scoprire nuovi particolari (tra cui: sapete perché si chiama Solo?), ma potrebbe anche essere un primo semplice approccio a questo immenso universo.
Stimolante anche il finale, che chiude le trame principali, ma introduce un’altra “famosa conoscenza” di chi ha visto i film.
Un seguito non mi dispiacerebbe per niente.
Che ne pensate? Avete letto altri libri di questo franchise?