Ho visto il film di Piccole donne in anteprima grazie a Team World, WarnerBros & Sony Picutures e ora vi do il mio parere.
Come per Pinocchio, non si sentiva il bisogno di un nuovo film su Piccole Donne, ce ne erano tanti e anche una serie tv. Nonostante questo vale la pena di andarlo a vederlo. Soprattutto perché la storia è sempre bella e il film ha molti punti forti, tanto che è stato candidato agli Oscar in varie categorie tra cui: Miglior Film.
In questa versione della storia sono descritte le avventure della famiglia March presenti nei libri: Piccole donne e Piccole donne crescono.
La narrazione non segue uno sviluppo lineare, infatti parte da quando le ragazze sono grandi per poi alternare passato e presente.
Questo passaggio avviene tramite interessanti parallelismi, sia visivi che narrativi, tra i due periodi.
Molto stimolante la scelta di usare un narratore inaffidabile e del fatto che viene messo in evidenza solo verso la fine.
Gli avvenimenti salienti dei libri ci sono quasi tutti, anche se non sempre seguono lo stesso ordine. Una delle differenze fondamentali con il romanzo la troviamo nel personaggio della Mamma, che nella pellicola svolge un ruolo molto marginale, perdendo quello di importante di guida per le piccole donne, che la caratterizzava nella storia originale. Le personalità delle ragazze, invece, sono più simili tranne per Amy che risulta ancor più odiosa, ma questo può ricollegarsi al fatto, come detto in precedenza, che il narratore influenza la storia. Avete capito chi riveste questo ruolo? 😛
Il film è divertente e commuovente, con un buon ritmo, senza periodi morti e, cosa originale, è molto ironico e tramite questo è in grado di fare una critica alla società che, tristemente, per alcuni aspetti rimane moto attuale.
Le attrici sono all’altezza dei ruoli (soprattutto Florence Pugh, Amy, e Saoirse Ronan, Jo). Una menzione speciale va a questa versione di zia March (interpretata da Meryl Streep), zitella, ricca e schietta, che con le sua frasi taglienti fa ridere ma mette il risalto il brutale modo di pensare di quel periodo (metà dell’Ottocento) e che strizza un po’ l’occhio alla Contessa Madre di Grantham di Maggie Smith in Downton Abbey .
Carino anche il finale.
A voi è piaciuto? Qual è la vostra sorella preferita?
Per l’uscita al cinema le case editrici hanno riproposto delle ristampe del libro tra queste c’è quella di Salani, con l’immagine del film nella cover e le foto di scena all’interno (che comprende Piccole Donne e Piccole Donne Crescono) e quella di Oscar Mondadori Vault (che include tutti e 4 i romanzi: Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini, I ragazzi di Jo)