Cari Mora è il nuovo libro di Thomas Harris, autore di Hannibal e Il silenzio degli innocenti, ed è anche il nome della sua protagonista: una donna molto forte fuggita da un’infanzia piena di orrori e che ora per mantenersi fa la custode in una terrificante villa appartenuta niente meno che al narcotrafficante Pablo Escobar, in cui si dice che sia nascosto un tesoro in lingotti d’oro.
Hans-Peter Schneider, un sadico con la passione per lo smembramento di corpi femminili lo vuole e come lui altra gente pericolosa.
Promette bene, no?
Però la storia fa veramente fatica a prendere il via. Non fa paura, non c’è tensione, non bastano un po’ di uccisioni e qualche corpo a cui mancano dei pezzi per fare di Schneider “un buon cattivo” e per far emozionare chi legge.
Ci sono alcuni accenni politici che riguardano gli Stati Uniti molto attuali e che fanno riflettere e delle parti interessanti come il passato di Cari e l’ordine delle Dieci campane ma queste sono relegate in secondo piano e non ne viene sviluppato il potenziale, stessa cosa per molti dei personaggi.
Si riduce tutto ad una parte che trova l’oro e l’altra che muore.
Mi aspettavo di meglio, anche visto il parere entusiasta di Stephen King.
Voi l’avete letto? Condividete il mio parere o vi è piaciuto?