Il blogtour di Segreto è arrivato anche nel mio blog, ne sono felicissima *__*
Segreto è il secondo libro della trilogia di Lilac. Se mi seguite, da un po, ne avrete sicuramente già sentito parlare. Ho trovato Perfetto, il primo libro, originale, scorrevole e soprattutto ben scritto. Segreto non è da meno… Presto avrete la recensione.
Oggi ho il piacere di ospitare l’autrice: Alessia Esse che ci parlerà in un guest post del diario di Francesca, una dei personaggi principali.
Quando ho iniziato a scrivere Perfetto, sapevo che il diario di Francesca avrebbe avuto un ruolo importante nella storia. Grazie ad esso, infatti, Lilac conosce il passato di sua nonna e scopre informazioni e segreti utili per il prosieguo del suo viaggio.
Attraverso il diario, Segreto ha un narratore in più, e questo avrebbe potuto creare dei problemi.
Personalmente, da lettrice, non amo i libri in cui più voci narranti si accavallano.
Il mio problema col diario, quindi, era essenzialmente questo: cercare di inserire il passato senza
far troppo rumore nel presente, ovvero nei fatti che il lettore legge attraverso gli occhi di Lilac. Ho scelto, allora, di “far scoprire” il diario, quasi come se fosse un tesoro, e di usarlo come “intervallo” fra le parti più importanti del libro.
Scrivere dal punto di vista di Francesca non è stato difficile come immaginavo. Per narrare quegli
avvenimenti, mi sono ispirata ai miei diari. Non ho mai avuto un buon rapporto col diario personale, lo
ammetto. L’ho sempre considerato come un “luogo” in cui appuntare pensieri sparsi, più che un “luogo” in cui elaborare avvenimenti e sensazioni. Molte delle pagine del mio diario sono piene di frasi del tipo: “Oggi ho litigato con mia madre,” oppure “Sto studiando per l’interrogazione di Matematica. Odio la Matematica,” oppure “Da domani non userò più la Lira, ma l’Euro. Spero di non incasinarmi,” oppure “Non scrivo da due anni. Sono all’università. Ho fatto il primo esame. Ho preso 30.” Leggendo il diario di nonna Francesca, noterete che anche i suoi pensieri, in alcune occasioni, sono frammentari come i miei. Certi avvenimenti, più o meno importanti da un punto di vista storico, sono solo accennati.
Ho preferito non approfondire molte cose per diversi motivi. Primo: non volevo che il diario avesse
troppo spazio all’interno del romanzo; il rischio di annoiare i lettori con tanti viaggi nel passato era molto forte. Secondo: non credo che raccontare tutto sia necessario; spesso mi piace lasciare solo qualche indicazione in merito a ciò che accade (o, nel caso del diario, a ciò che è accaduto), e permettere ai lettori di riempire i vuoti come preferiscono. Terzo: proprio perché mi sono ispirata ai miei diari, ho deciso che anche Francesca avrebbe appuntato tanti pensieri sparsi nel corso degli anni.
Il risultato finale del diario mi piace molto. E’ una lettura nella lettura, e permette a chi aveva un mucchio di domande, alla fine di Perfetto e de L’Ultima Voce, di ottenere risposte.
E a chi ha finito Segreto e se lo chiede, rispondo: No, il diario non ha smesso di essere un protagonista della trilogia 😉
far troppo rumore nel presente, ovvero nei fatti che il lettore legge attraverso gli occhi di Lilac. Ho scelto, allora, di “far scoprire” il diario, quasi come se fosse un tesoro, e di usarlo come “intervallo” fra le parti più importanti del libro.
Scrivere dal punto di vista di Francesca non è stato difficile come immaginavo. Per narrare quegli
avvenimenti, mi sono ispirata ai miei diari. Non ho mai avuto un buon rapporto col diario personale, lo
ammetto. L’ho sempre considerato come un “luogo” in cui appuntare pensieri sparsi, più che un “luogo” in cui elaborare avvenimenti e sensazioni. Molte delle pagine del mio diario sono piene di frasi del tipo: “Oggi ho litigato con mia madre,” oppure “Sto studiando per l’interrogazione di Matematica. Odio la Matematica,” oppure “Da domani non userò più la Lira, ma l’Euro. Spero di non incasinarmi,” oppure “Non scrivo da due anni. Sono all’università. Ho fatto il primo esame. Ho preso 30.” Leggendo il diario di nonna Francesca, noterete che anche i suoi pensieri, in alcune occasioni, sono frammentari come i miei. Certi avvenimenti, più o meno importanti da un punto di vista storico, sono solo accennati.
Ho preferito non approfondire molte cose per diversi motivi. Primo: non volevo che il diario avesse
troppo spazio all’interno del romanzo; il rischio di annoiare i lettori con tanti viaggi nel passato era molto forte. Secondo: non credo che raccontare tutto sia necessario; spesso mi piace lasciare solo qualche indicazione in merito a ciò che accade (o, nel caso del diario, a ciò che è accaduto), e permettere ai lettori di riempire i vuoti come preferiscono. Terzo: proprio perché mi sono ispirata ai miei diari, ho deciso che anche Francesca avrebbe appuntato tanti pensieri sparsi nel corso degli anni.
Il risultato finale del diario mi piace molto. E’ una lettura nella lettura, e permette a chi aveva un mucchio di domande, alla fine di Perfetto e de L’Ultima Voce, di ottenere risposte.
E a chi ha finito Segreto e se lo chiede, rispondo: No, il diario non ha smesso di essere un protagonista della trilogia 😉
Che ne pensate? Lo state già leggendo? Vi è venuta voglia di iniziare il primo? Che ne pensate dello stratagemma di usare il diario, per raccontare un’altra voce?
Tenete un diario?
Fateci sapere!!!
LA PAROLA SEGRETA (che vi servirà per il giveaway finale) è : IL
Troppo curiosa di leggerlo *-*
Non posso esprimermi bene non avendolo letto, però mi sembra una bella idea usare il diario per far vedere anche cosa pensava Francesca all'epoca e il fatto che non sia eccessivamente lungo gioca a favore perchè, personalmente, una volta ho letto un libro dove si usava il diario, ma si raccontava tutto tutto, che certe volte può essere necessario, ma altre volte confesso mi fece addormentare, infatti ho rimosso storia e titolo XD
stupido pc si è mangiato un pezzetto finale del commento:@
vabbè spero si capisca lo stesso XD
Si capisce non ti preoccupare^^ si infatti meglio raccontare solo le cose importanti!!
Ciao Alessia e LadyCooman!!!
Premetto che non ho ancora letto il romanzo, quindi per me è ancora tutto misterioso… Trovo che l'idea del diario sia molto giusta. Nel primo volume (Perfetto) si è intuito che la nonna Francesca è una figura importante, sopratutto per Lilac, quindi trovo azzeccata l'idea di farla comparire anche in questo secondo volume. La scelta del diario con la storia del passato trovo sia una genialata che rende ancora più interessante il romanzo. Sopratutto se, come hai anche detto tu, aiuta a colmare alcune lacune e a rispondere a qualche domanda che si è formata dopo aver letto il primo volume e la novella. Un po' di mistero ci stà, ma non troppo… 😉
Io non ho mai avuto un diario perchè non riesco a scrivere quello che penso su un foglio, preferisco molto di più parlarne con qualcuno, ma sarà interessante leggere gli appunti di nonna Francesca, sono molto curiosa…
Mi convinco maggiormente del tuo talento!!
alla prossima tappa
ciao
LA BIBLIOTECA INFINITA
Ciao^^
Le parti del passato fanno capire veramente molte cose interessanti, e concordo con te sull'apprezzare la bravura di Alessia.
Ottima idea questa del diario! Mi piace molto *__*
Anche io come Alessia non sono mai riuscita a tenere un diario costantemente XD avevo i periodi in cui lo aggiornavo spesso… e periodi in cui (tipo ora) non ci scrivevo per anni! Sarà che c'è chi è portato per tenerne uno e chi no…
Sarà bello vedere cosa ha da raccontare nonna Francesca e ascoltare i suoi pensieri 🙂
Sono d'accordo con Denise, anche me piace moltissimo l'idea del diario.. mi piace in particolare per le ragioni che ha spiegato Alessia, spesso più pov possono creare confusione, con un diario non c'è questo pericolo! Ottima trovata! 🙂
Io non ho mai tenuto un diario… c'ho provato ma alla fine è diventato un riassunto delle mie cotte adolescenziali: "tal dei tali" nel giorno x mi ha detto questa cosa….. alla fin fine non era per niente un diario, era una raccolta di sfoghi! xD
bellissima tappa cmq si mi e venuta tanyissima voglia di leggere il libroo :):)
Leggilo!!! Mi sta appassionando molto, ed è scritto molto bene 😉
sono davvero curiosa di leggerloo 🙂
Bellissima tappa!! *__*
La storia del diario è davvero molto intrigante, e secondo me una scelta azzeccata, sono cosi curiosa di scoprire il punto di vista di Francesca!!
Povera me, devo prenderlo assolutamente questo libro!
Anche io ho un rapporto MOLTO complicato con i diari, ormai non lo scrivo più, ma una volta mi piaceva averlo. Credo che mettere pochi riferimenti al passato di Francesca, ma importanti sia stata una buona idea. Sono d'accordo sul fatto che troppe voci narranti diano fastidio, a meno che la cosa non sia gestita alla perfezione.