I sospiri del mio Cuore

I sospiri del mio Cuore…Yoshifumi Kondo ce ne ha fatti fare (a LadyMik e a me)  tanti durante la visione del suo film. A nostro parere uno dei più bei film in assoluto dello Studio Ghibli.
La storia è semplice ma non scontata: Shizuku, come tutte noi, è una grande lettrice, con la fortuna di avere un padre bibliotecario. Per questo passa la maggior parte del tempo lì a  leggere romanzi.Un giorno si accorge che tutti i libri che sceglie sono stati presi precedentemente dalla stessa persona. Chi sarà questo misterioso lettore? E’ la domanda che occupa perennemente i pensieri di Shizuku. Grazie a un buffo gatto randagio, Moon, che ha l’hobby di viaggiare in treno, la ragazza scopre che si tratta di Seiji, un ragazzo della sua scuola che trova antipatico e dispettoso.Seiji ha, però, un dolce nonnino che nasconde un segreto sorprendente nel suo negozio di antiquariato.
Colonna sonora e disegni magnifici, dopo la storia sono i punti forti del film, i dettagli sono curati come solo lo Studio Ghibli e il grande Maestro Miyazaki sanno fare.
Questa storia magica vi catturerà fino all’ultimo dei titoli di coda e proseguirà con voi che salterete cantando per tutta casa la stupenda canzone scritta da Shizuku:

…Country Road…la strada è quiiii…se poi la…seguiraiii…

E poi non dimentichiamo la “famosa” e ricorrente scena dei due ragazzi in bici

(dolcissima <3 il film andrebbe visto anche solo per questa scena e per la frase di Shizuku non vi dico altro 😉 )

Biscottini alla cannella e un buon libro…questo è il Natale

Mancano 10 giorni a Natale, e cos’è che vi evoca sensazioni natalizie? L’albero? un libro di racconti natalizi (ci torneremo) ? lo shopping alla ricerca del regalo giusto? ma nooo. Ovviamente 😉 il dolce profumo di cannella proveniente dalla cucina.   Quindi Libri&popcorn non poteva fare a meno di proporvi quest ricetta: 
                        Biscotti alle mandorle e cannella :
ingredienti per 8 persone:
  • 300 grammi di farina
  • 150 grammi di mandorle 
  • un pizzico di sale 
  • un cucchiaio di lievito
  • 60 grammi di zucchero
  • 150 grammi di burro
  • un uovo
  • 2 cucchiaini di cannella in polvere
  • formine natalizie

Preparazione:

  • Prendete le mandorle e tritatele fino ad ottenere una farina fine.
  • Mescolate, in una ciotola, le mandorle con la farina (setacciata),lo zucchero e il sale.
  • Aggiungete al composto il burro a pezzettini,l’uovo il lievito (setacciato) e l’ingrediente più importante : la cannella.
  • Lavorate l’impasto con le mani  fino ad ottenere un composto omogeneo , copritelo con della pellicola e mettetelo in frigo per 30 minuti.
  • Una volta tirato fuori dal frigo,levate la pellicola e stendete l’impasto (su una spianatoia infarinata) con il mattarello.
  • Usate le formine o la vostra fantasia 😉 per ottenere le forme dei biscottini che più vi piacciono
  • Prendete la teglia del vostro forno e ricopritela di carta da forno sulla quale appoggiate i biscottini e cuocete per 20 minuti a 180 °C

 Una volta cotti i biscotti possono essere decorati con dei fili intrecciati di glassa colorata oppure mangiati subito subito. Potete conservarli per qualche giorno in una scatola di latta e, o in un sacchetto (ben chiuso) trasparente per alimenti.
Vi ho fatto venire l’acquolina in bocca? e per restare in tema che ne dite di queste decorazioni? io le adorooooo



La  casa editrice Gargoyle mi ha mandato l’ebook di “Un Natale in Holmes” di cui vi parlerò meglio quando l’avrò finito. Voi state leggendo qualche romanzo-racconto a tema natalizio? oltre,ovviamente, a quello comparso sul blog 😉 Fatemi sapere.

Fiera,libri,foto,incontri

More about Il libraioMore about Sherlock Holmes contro DraculaParliamo di questa fiera. Devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa,non mi aspettavo che ci fossero tante persone e così tanti libri interessanti, che une evento come questo in un momento di crisi avesse comunque tutto questo seguito.  Ma parliamo delle cose importanti: I LIBRI , ammetto che ho saltato le conferenze e mi sono data allo shopping con ottimi risultati. Volete conoscere i miei acquisti:

    More about Che cos'è il vegetarismo?

    More about Zombillenium vol. 1

  • Sherlock Holmes contro Dracula di Loren D. Estleman: Libro che desideravo da tempo ma che non riuscivo a trovare. (Gargoyle Books)

  • Che cos’è il vegetarismo? di Edomondo Marcucci (edizioni dell’asino) primo saggio pubblicato in italia sul vegetarismo.
  • Il libraio di Régis de Sá Moreira ( Aìsara): libro molto simpatico che ci racconta la magica e simpatica figura del libraio.

  • Zombillenium vol. 1 di Arthur de Pins: graphic novel divertententissima  con dei bellissimi disegni.(ReNoir Comics )

Poi alla Zero91 ho fatto incontri interessanti:
e scoperto tanti tanti bei libri:
tra  cui La magia dei petali sparsi e L’orso che venne dalla montagna. 
Per tutte le foto della fiera visitate la pagina fb DEL BLOG! e se ancora non siete fan mettete un bel “Mi piace”.


P.s. Ho finito: La ragazza di fuoco ma ve parlo un altra volta 😉

Racconti di natale: Natale Marziano

Diamo il via a questa nuova rubrica sul natale: 
Racconti di Natale 
nella quale vari autori ci terranno compagnia con dei racconti inediti,ovviamente a tema natlizio.
Questo primo racconto è di Fabio Ragno,che ringraziamo. 
Vi auguro una buona e divertente lettura!!

A
Spett.leAGENZIA
DI SORVEGLIANZA GALATTICA – MARTE
Da:
AGENTE OSSERVATORE SUL PIANETA TERRA
Oggetto:
RAPPORTO PERIODICO DI OSSERVAZIONE
MESE
CONVENZIONALE TERRESTRE: “DICEMBRE”

In
questi giorni sulla Terra si registrano alcune anomalie sul
comportamento standard-occidentale a causa di una festività chiamata
NATALE.Si
tratta di una ricorrenza religiosa in cui viene festeggiato un
profeta dispensatore di gioia che ama tutti gli esseri umani.Questo
profeta è raffigurato come un pupazzo vestito di rosso, obeso,
anziano, con barba bianca, berretto a punta con pon-pon, cinturone e
stivali neri militari.
In
suo onore vengono compiuti numerosi sacrifici, il principale dei
quali consiste nella cessione di un certo numero di cartine colorate
chiamate BANCONOTE, molto amate dai terrestri. Coloro che ricevono
queste BANCONOTE in cambio devono cedere degli oggetti superflui
chiamati REGALI.Immagini
e statue del pupazzo rosso appaiono ovunque. In suo onore vengono
addirittura sradicate delle piante chiamate ALBERO DI NATALE, su cui
i terrestri usano appendere varie cianfrusaglie e sfere colorate, che
spesso cadono rompendosi. Per i terrestri questo è un presagio
infausto, anche perché dovranno privarsi di altre cartine colorate
da scambiare con nuove sfere.In
onore del pupazzo vengono poi ingurgitate grandi quantità di cibo,
in particolare un certo nutrimento chiamato PANETTONE, una sorta di
impasto giallo ricavato dalla frantumazione di vegetali mescolato
all’ovulazione di animali. Il sacrificio consiste nel fatto che
l’ingestione di PANETTONE provoca sofferenze gastriche.
C’è
poi il TORRONE, un cibo durissimo che provoca danni alla dentatura
per cui i terrestri debbono poi recarsi da un DENTISTA che, per
ripristinare l’apparato dentale, chiede numerosissime cartine
colorate.C’è
poi un altro cibo chiamato CAPPONE. Si tratta di un animale a cui,
anticipatamente, vengono tolte le ghiandole genitali-riproduttive ed
il cui corpo bruciacchiato viene consumato dai terrestri il giorno
chiamato NATALEI
sacrifici continuano anche nei giorni seguenti con un’altra festa
religiosa chiamata CAPODANNO, celebrata dai terrestri più osservanti
in certi luoghi di culto chiamati DISCOTECA. Altri invece sacrificano
ammassandosi in luoghi chiamati AEROPORTO bivaccando giorno e notte
con i loro oggetti più cari chiusi in contenitori chiamati VALIGE,
che spesso vengono dati in sacrificio (la VALIGIA allora si dice
“PERSA”).
Esiste
poi una frangia, per la verità non significativa, che non crede nel
pupazzo rosso e l’albero con le sfere ma nella nascita misteriosa
di un bambino sacro la notte di Natale. Ma si tratta di pochi
esaltati che nessuno prende sul serio.

Non perdetevi il prossimo racconto di  Samuel Scrivano.
Domani vi racconto della fiera,dei miei incontri e soprattutto di tutti i bellissimi libri che ho comprato 😉 

Più libri più liberi

Più libri più liberi già dal titolo questo evento, che si terrà dal 7 all’ 11 dicembre a Roma, mi piace moltissimo.  Ma in che cosa consiste? è una fiera della piccola e media editoria ci saranno libri autori e tanto altro (tra cui si parlerà di un tema a me molto caro: gli ebook).Di più non so dirvi X) ma lo scoprirò presto infatti l’8 mattina si parte per il palazzo dei congressi all’Eur, dove Libri&popcorn vi terrà aggiornati su quello che succede alla fiera.
Sito ufficiale della manifestazione.

Le cose da fare l’8 non finiscono qui infatti inizierà anche la pubblicazione,sul blog, di una serie di racconti INEDITI a tema natalizio (Se sei uno scrittore puoi mandarmi il tuo racconto , fanfiction,poesia a ladycooman@msn.com)assolutamente da non perdere.

Altre cose da dirvi? Sto leggendo La ragazza di fuoco secondo capitolo della trilogia degli Hunger Games di Suzanne
Collins (MOLTO BELLO)
E voi, quale sono le letture
 di questo 
periodo pre-natalizio?
e i libri nella vostra wish list natalizia?
Fatemi sapere 🙂
Ora vi ho detto veramente tutto. A presto e buone letture

La rivalsa del vampiro

Vi tranquillizzo il blog non sta diventando monotematico =) ma vi dovevo proprio parlare di queste due cose: sarò breve e indolore 😉

Primo: vi avevo detto QUI!!! che stavo leggendo Black Friars- L’Ordine della Spada di Virginia de Winter
be ora l’ho finito e ne sono rimasta molto entusiasta.
La storia:
Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane? La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: Black Friars – L’ordine della Spada è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina.
Per leggere la recensione completa scritta dalla sottoscritta 😉 andate sul sito SoloLibri.Net: http://www.sololibri.net/Black-Friars-L-Ordine-della-Spada.html
Giudizio: Consigliatissimo
Secondo: Sono andata al cinema a vedere  Breaking Dawn  e devo dire che sono rimasta abbastanza sorpresa. Il film non è così male anzi rispetto agli altri mi sembra il più riuscito. Poi la storia è quella del libro può piacere o no, non mi voglio dilungare su questo però il film ha una buona regia e una colonna sonora carina e gli effetti speciali rendono meno palloso il tutto, riuscendo a creare qualche bella scena (trascuriamo la pessima recitazione, se ne è già parlato abbastanza).
Giudizio: Se proprio lo dovete andare a vedere andatelo a vedere 😉

L’ultima volta che ho visto Parigi + intervista

Ho finito di leggere da poco il romanzo”L’ultima volta che ho visto Parigi” gentilmente offerto da Leggereditore.

Romanzo d’esordio di Lynn Sheene, scrittrice da sempre vicina alla cultura francese. L’interesse per questa cultura, come in un romanzo, è nato con il ritrovamento di una spilla che ha portato la scrittrice a  studiare quell’epoca così piena di fascino, lasciandosi trasportare da una storia suggestiva e fitta di intrighi.

La storia: Claire donna giovane bella e ricca vive a 
New York con un uomo che non ama ma in una casa splendida,dal di fuori sembra che  la sua vita sia perfetta ma non è così: infatti, un giorno il passato di Claire bussa alla porta della sua lussuosa casa e le stravolge la vita. Non le rimane che fuggire e quale luogo è più adatto che la bellissima Parigi? Quello che la giovane donna non aveva calcolato era la guerra e la distruzione che i tedeschi avevano portato in città. Per sopravvivere trova lavoro nel fioraio più ricco della città ma i problemi non sono certo finiti:non ha un’identità ,non ha diritto alle tessere per il cibo, è sottoposta alla costante attenzione dei controlli dei soldati tedeschi, tutto questo la  porta a collaborare con la Resistenza,che gli offre documenti ma anche nuovi amici.Claire si dimostra coraggiosa e leale pronta a tutto per un nuovo amore e per la salvezza di vite innocenti.

Aspetti positivi: La bellissima copertina che fa subito affezionare al libro. La storia:scritta molto bene e scorrevole, appassiona fino alle ultime pagine. I personaggi: ben caratterizzati e simpatici.
Aspetti negativi: Inizialmente il romanzo fa fatica ad ingranare, 
Claire è tutta preoccupata di perdere la sua bella vita e i suoi gioielli e risulta abbastanza noiosa e a volte fastidiosa.

Volete saperne di più su questo libro e sulla sua autrice? vi riporto una piccola intervista (ci ho preso gusto XD ).

Come ha condotto le sue ricerche per il romanzo?

La maggior parte delle mie ricerche sono state fatte online. Non posso immaginare come avrei fatto a fare un tipo di ricerche così vaste e approfondite senza internet. Ci sono tantissime persone che hanno condiviso le loro storie con dovizia di particolari online. Ho anche letto tantissime descrizioni giornalistiche del periodo, molti memoriali e anche articoli di giornale dell’epoca. La mio luogo di ricerca preferito, naturalmente, è Parigi. Sono appena tornata da un viaggio di un mese a Parigi, all’inizio di quest’anno, durante il quale ho fatto ricerche per il mio secondo libro. La città è sempre magica e io ho camminato dove hanno camminato i miei personaggi, visitato i luoghi dove si sono incontrati, dove hanno vissuto, mangiato e persino dove sono morti. E naturalmente ho passato ore in luoghi come la Bibliothèque historique de la ville de Paris a studiare archivi, foto e cartine. Ho amato ogni secondo di quel viaggio!

I personaggi de L’ULTIMA VOLTA CHE HO VISTO PARIGI sono basati su persone veramente esistite o sono frutto di fantasia?

I personaggi sono stati ispirati da persone reali ma sono solo frutto della mia fantasia . Ad esempio ho preso spunto per la mia protagonista, Claire, dalle donne che ho scoperto in un libro su famose collezioni di gioielli; donne nate povere ma che usarono la loro bellezza e la loro forza di carattere per farsi strada nelle vita fino ad ottenere gioielli che rivaleggiavano con quelli delle più famose case reali d’Europa. E’ stato quel genere di ‘fame’ e di abilità ad intrigarmi particolarmente.

Cosa vorrebbe che rimanesse nei lettori di questa storia?

Uno degli aspetti più appassionanti di questa storia per me è che la gente di Parigi che resistette ai Nazisti, e che in molti casi fu arrestata, torturata e uccisa, erano persone come noi. Non erano soldati. Non erano addestrati. Erano uomini e donne normali, come quelli che potrebbero passare un pomeriggio in una libreria. Questo mi fa pensare a cosa farei io al posto loro. Mi comporterei eroicamente anche sapendo che potrei pagarne le conseguenze o potrebbe pagarle la mia famiglia?

La sua carriera di consulente ambientale e di scrittrice scientifica l’hanno preparata in qualche modo al il genere di romanzi che sarebbe arrivata a scrivere?

Penso che la consulenza e la scrittura scientifica m’abbiano aiutata a scrivere i miei libri principalmente in due modi. Primo, sapevo come fare delle ricerche. Capivo che livello di conoscenza che mi occorreva avere di un argomento prima di poterne scrivere ed ero abituata a setacciare diari, fonti in rete e biblioteche per cercare le informazioni che mi servivano. In secondo luogo, quasi tutto ciò che ho scritto di scientifico era per qualcun altro: un cliente, un’università,ecc. Perciò ho imparato a scrivere al meglio delle mie possibilità, fare le mie revisioni e consegnarlo.

A cosa sta lavorando in questo momento?

Sto lavorando al mio secondo libro.Un romanzo ambientato nello stesso mondo de L’ULTIMA VOLTA CHE HO VISTO PARIGI : la Francia occupata dai Nazisti. Una giovane ballerina classica è inviata come spia dai servizi segreti britannici a Parigi come ballerina di cabaret e nel frattempo fa ricerche sulla sua famiglia. Quando un ufficiale Nazista che le fa la corte si vanta con lei di una scoperta in campo navale che potrebbe far vincere la guerra sull’Atlantico ai Tedeschi, lei è costretta a lavorare con un conte francese mercenario mettendo a rischio la sua vita e quelle di tantissimi marinai a causa di un uomo a cui non può permettersi di credere.

Non siete ancora contenti? potete leggere un’altra recensione su SoloLibri.net

Intervista con il vampiro


Diamo
il benvuto a TrixLadyMik, Kris su Libri&popcorn, dove ci terranno compagnia in questa chiacchierata sui vampiri.(P.s. quando trovate la sigla LC è la vostra intervistatrice che esprime il suo parere:) )
Andiamo
subito al sodo e iniziamo con le domande:
 
1:
Quali sono le vostre conoscenze letterarie sui vampiri?
T:
Non sono una gran lettrice di storie horror o thriller e non amo
particolarmente i vampiri, quindi ho letto
molto
poco sull’argomento: la saga di Twilight (più che altro per
curiosità), la saga della Casa della Notte
(perché
mi ci hanno incastrato!), Il seme del male, Carmilla e ho studiato
qualche opera letteraria per alcuni esami all’università.
K:
Naturalmente
ho letto “Dracula” di Bram Stoker e “Intervista col
vampiro” di Anne Rice, poi anche la serie della Meyer “Twilight”
e quella della Hamilton “Anita Blake”. Ho tentato di
leggere anche quella di Lisa J. Smith ma mi sono arenata al 4^ libro
o giù di lì. Ho anche letto “Evernight” di Claudia Gray,
ma dopo il primo libro mi sono rifiutata di comprare gli altri. Ah,
ho anche letto “Trattato di vampirologia ad opera di Van
Helsing “ di Brasey
Edouard
LM:
Anche le mie letture sui vampiri non godono di
ampia considerazione poiché dopo aver iniziato con uno splendido
libro quale “il seme del male” della Harris, mi sono imbattuta
nella saga della Mayer e in quella della casa della notte di P.C. &
Kristin Cast.
LC:
Le mie letture vampiresche sono iniziate con la serie dei libri
della Meyer (compreso La
breve seconda vita di Bree Tanner
,per
non farci mancare nulla 🙂
),
poi sfortunatamente sono continuate con il primo libro di P.C.
& Kristin Cast, dopo di che ho trovato dei vampiri simpatici nel
libro Soulless,
di Gail Carriger e ultimamente ho letto un racconto “appena dopo
il crepuscolo” di Fabio Mundadori dove una vampira è rinchiusa in
un bellissimo dipinto. Mi sarebbe piaciuto leggere Dracula ma ancora
non ne ho avuto il coraggio 🙂
2:
Oggi esce Breaking down. Visto che avete letto la saga della Meyer
parliamo di questi “vampiri”
T:
Premetto che io non considero nemmeno la saga
cinematografica della Meyer per me non esiste,mi rifiuto anche di
guardare i cartelloni per strada, che dire di questi “vampiri”.
Diciamo che se non
succhiassero
il sangue a qualcuno ogni tanto non si capirebbe nemmeno che sono
vampiri. E diciamolopure a tutti gli effetti, sono un insulto per i
veri vampiri della tradizione letteraria ottocentesca. Non mi riferisco
tanto a quelli sconosciuti, di sicuro non li conoscerei nemmeno io se
non fossi stata costretta a studiarli
per l’esame di letteratura inglese, ma Dracula è famoso no? Tutti
almeno una volta l’abbiamo sentito
nominare, ma forse la Meyer pensava che fosse un cioccolatino
anemico, una crema per il viso, non so.
Fatto sta, che se Dracula non fosse un personaggio letterario, si
starebbe rigirando nella tomba. Anzi no!Dato
che ne ha le facoltà, sarebbe uscito dalla tomba e avrebbe aggredito
la Meyer con un paletto, ne sonosicura!
K:
Se
parli dell’uscita del film, non posso aiutarti perchè non mi sono
abbassata a vederli. I libri invece sono scritti bene, carini, ma di
certo non hanno niente a che vedere con i veri vampiri leggendari.
L’unico motivo per cui questa serie ha spopolato è perchè è una
bella storia d’amore, diversa dalle altre, con il finale perfetto del
vissero DAVVERO
per sempre
 felici
e contenti. In più mettici anche una marmocchia e l’eterna
giovinezza e ci credo che vanno tutti in brodo di giuggiole.
Tantissime ragazze possono immedesimarsi con Bella, perchè è una
ragazza come tante che solo dopo scopre il suo vero carattere;
leggendo un qualsiasi libro, il più delle volte il lettore deve
farsi assorbire dalla storia: se in questa c’è anche uno strafigo
che ti fa sentire unica, ben venga. La Meyer è semplicemente
riuscita a creare una storia d’amore che potesse coinvolgere
qualsiasi lettore, ma riguardo ai vampiri, non credo sappia neanche
lontanamente cosa sono, poteva anche metterci Babbo Natale per quanto
mi riguarda; se era anche lui perfetto sarebbero state tutte Befane!
LM:
Trovo i vari film abbastanza ridicoli, anche se i libri sono
accettabili! Diciamo che i personaggi non rispecchiano assolutamente
la figura del vampiro che ci terrorizzava tanto da bambini; non
bruciano più alla luce del sole, ma assurdamente “brillano come
tanti diamantini”, i crocefissi non li tengono più lontani, ma
diventano elementi ridicolizzati dalla famiglia Cullen stessa che ne
tiene uno appeso al soffitto, oppure addirittura adesso diventano
“vegetariani”!! Forse l’unico elemento che si attiene un po alla
tradizione, anche se molto blandamente e quello della lotta tra
vampiri e i licantropi!!
LC:
Sono d’accordo con Kris il successo di Twilight
e gli altri libri della serie è dovuto soprattutto alla storia
d’amore che lega Bella ,ragazza normale ,al vampiro ma anche dalla
profonda amicizia-amore che c’è con il licantropo,sentimenti in cui
è facile immedesimarsi. Anche se,come avrete capito, non sono
esperta di vampiri ho trovato assurdo che alla luce del sole
“brillino” soltanto. Nel “La
breve seconda vita di Bree Tanner

c’è
un accenno al fatto che i vampiri “normali” non sbrilluccicano
alla luce del sole, ma che quest’ultima gli è fatale, ma viene
accantonata come leggenda metropolitana mi sembra giusto,no? -_- e
poi vogliamo parlare del fatto che Bella rimane incinta? Un vampiro è
in grado di procreare?ma è morto???? 0__0
3:
Qual’è il vostro vampiro preferito della saga?
T:
Penso che “preferito” sia una parola un po’ forte se riferita a
questi quattro libri, ma se proprio devo
sceglierne
uno, scelgo Emmett, l’unico un po’ più rude degli altri, con un
senso vampiresco magari un po’ più ancestrale.
K:
Jasper e Rosalie, sono i miei preferiti. Sono
anni che non rileggo i libri quindi non so descriverli bene, però mi
sono sempre piaciuti. Rosalie per la forza e la determinazione, e poi
perchè è sempre scontrosa come me! Jasper perchè è decisamente il
più fico! Almeno combatteva per qualcosa! Ed è sempre stato quello
con l’aria più misteriosa, con un passato lungo una vita, quando si
è reso conto che non gli piaceva quello che era, ha sviluppato da
solo una conoscenza e ha cambiato la propria vita, senza aspettare
che nessuno lo salvasse.
LM:
Il più accettabile, direi James perchè è quello che incarna meglio
la figura del vampiro assetato di sangue che lotta per avere la sua
preda a tutti i costi!!
LC: Anche per me “preferito” è un
termine un po’ forte preferisco i licantropi XD comunque mi piace
Carlisle Cullen, è una personaggio saggio e forte,che non ha avuto paura a cambiare la sua vita.
4:Secondo
voi perchè questa saga ha avuto così tanto successo? mentre altri
bei libri ,come “Il seme del male” della Harris, sempre a
tema vampiresco sono pressochè sconosciuti?

T:Questa è proprio una domanda da un milione di dollari. Non so,
magari la storia d’amore del primo libro, l’unico abbastanza
passabile, può aver avuto un grande impatto sulle adolescenti, che
costituiscono la maggior parte del pubblico del romanzo.
Personalmente ho conosciuto adulti, anche quarantenni, che hanno
letto Twilight &company e ne sono rimasti affascinati, tanto da
comprare ogni nuova uscita della

scrittrice.
Il vampiro di Twilight è un vampiro moderno, che finalmente può
sopravvivere alla luce del giorno (assurdità, in quanto con questo
particolare si ammazza tutto il senso del vero vampiro, secondo
me)
e può vivere una vita come tutti gli altri (idiota, se volevi
vivere, perchemmai ti sei fatto ammazzare e vampirizzare?). Vampiri
come quello della Harris sono inadeguati a questo mondo moderno,
perché quasi
nessuno
conosce il giaurro originale, e di conseguenza, ciò che non si
capisce non ci attrae o ci fa paura. Immagino sia anche per questo
che la Meyer abbia deciso di far brillare i suoi paladini al sole:
sarebbe
difficile
non comprendere uno sbrillucchichio, no?
K:Non
ho letto la Harris, comunque oltre a quello che ho detto prima, la
saga ha avuto così successo anche perché ormai le generazioni si
stanno trasformando tutte in greggi di pecore, che seguono la massa.
Io ho letto il primo libro quando era ancora pressocchè sconosciuto!
Ma è bastato un po di passaparola e una trama commerciale per far
sparire tutte le copie da ogni libreria! E appena ha visto il
successo avuto, la scrittrice in questione ha colto la palla al balzo
e buttato giù parole su parole. Riguardo la Harris, non posso
parlare, ma avevo già intenzione di leggerla, anche se personalmente
vorrei iniziare con “Il fante di cuore e la dama di picche”
LM:
Credo che per la saga della Mayer, abbia fatto tanto scalpore il
triangolo amoroso licantropo/umana-sfigata/vampiro-vegetariano che
tormenta i cuori delle lettrici che si immedesimano appunto nella
figura di Bella! Per quanto riguarda il libro della Harris, credo che
comunque abbia avuto più successo in una fascia di lettori diversa
da quella delle adolescenti, costituita soprattutto dagli amanti del
genere di cui si occupa la scrittrice e che quindi la seguono
accanitamente (io sono una di quelle :D)!
LC:
Come detto prima sicuramente la storia d’amore è un punto forte del
libro. In seconda battuta sicuramente i libri della Meyer hanno avuto
una grossa pubblicità,anche con il film e hanno conquistato un
pubblico giovanile,sono diventati di moda, mentre altri come quello
della Harris,meno conosciuti,non sono stati assorbiti dal fattore
mediatico e sono rimasti per un pubblico di nicchia.
5:
Parlando di “Il seme del male” lo consigliereste?che cosa
ha di speciale?

T:
Lo consiglio perché è un romanzo moderno basato su un’antica
tradizione letteraria, appunto, poco apprezzata nel nostro mondo di
oggi, dove i vampiri fanno tutto quello che effettivamente dovrebbe
fare

un
vampiro, ma tutto in segreto, tutto nell’oscurità. C’è una
frase perfetta nel risvolto di copertina del libro, che spiega cos’ha
di così particolare, e invoglia i lettori a comprarlo: “…
racconta una storia di vampiri
senza
mai usare la parola vampiro, una storia di fantasmi senza un
fantasma, una storia horror in cui la vita reale si rivela
inquietante di qualsiasi mitologia.”
LM:
Lo consiglio vivamente! E’ un libro che parla di vampiri in una
maniera affascinante e quasi inquietante, che fa rivivere tutto il
phatos che si perde quando si leggono le banali storie di “vampiri”!
Gli elementi magico-gotici, che si riscontrano nel racconto, si
fondono perfettamente con i tempi presenti e la figura del vampiro
riacquista una certa credibilità proprio con il personaggio di
Rosemary Virginia Ashley, che continua a vivere grazie al ricordo
delle persone! P.S. Un altro consiglio importante..leggetelo di
giorno 😉 !
6:
Che “tipo” di vampiri sono quelli della Harris?
T:La
Harris parla di un vampiro vecchio stile, come detto poco fa, un
vampiro dai tratti “preraffaelliti”, la stessa protagonista
assomiglia all’Ophelia del famoso dipinto di Millais, e non solo
fisicamente. Un vampiro antico in un’epoca moderna, un vampiro
immortale che non può essere annientato, e che si ripresenta
inevitabilmente una vita dopo l’altra. Un vampiro quindi abbastanza
inquietante, rispetto alle “fatine” cui siamo abituati.
LM:
Sono dei Vampiri con la v maiuscola!! sono quelli che potrebbero
tranquillamente tormentare i nostri sonni; quello che non dicono può
essere letto nei loro occhi solo se si presta attenzione e quando
accade ci si pente di non essersi fermati alle apparenze! Sono figure
irrazionali che però vengono concepite come appartenenti alla
realtà!
7:
Ci troviamo davanti ad un horror, o ad un altra storia d’amore?
T:Posso
solo dire che la parte horror di questa storia è molto
evidente,
e difficile da dimenticare! Tanto che ha del tutto oscurato la storia
d’amore presente nella trama, almeno nella mia mente…
LM:
L’elemento horror è quello che caratterizza l’intero romanzo, ma
anche la storia d’amore è importante perchè è proprio essa che
permette a Rosemary di vivere e di entrare a far parte della vita di
chiunque!
8:
Avete letto altri libri con protagonisti vampiri simili a questi?
T:La
storia di Carmilla, a cui ho accennato nella prima domanda, è
proprio l’esempio calzante di vampiro vecchio stile, molto simile a
Rosemary.
9:
In che senso sono simili a Rosemary?
T:Lei
è una vampira che si ripresenta a giovani fanciulle impressionabili,
secolo dopo secolo, da una famiglia facoltosa all’altra, cambiando
solo il proprio nome, che però richiama sempre quello originale.
Anche qui, la parola “vampiro” è nominata solo verso la fine,
mai nel fulcro della storia. La vampira, qui, anziché essere eterea
e apparentemente indifesa come Rosmary, è una bruna seduttrice, che
nasconde dietro il garbo e il riserbo tipici del secolo una
personalità dominante.
10:
Perchè i vampiri classici sono scomparsi per dare spazio agli
pseudo-vampiri come quelli della casa della notte?
T:
In una società consumistica, modaiola e
impressionabile come la nostra, questi vecchi vampiri non fanno più
storia, non creano scalpore, la gente è abituata a sentire che il
vampiro è immortale, può essere ucciso solo con un paletto, è
schivo e una creatura della notte, blablabla… Nel mondo in cui
viviamo ora, il vampiro della Casa della Notte ha fatto notizia
proprio per la sua modernità, il suo poter uscire alla luce del sole
con una semplice maschera, il fatto di avere una comunità vampira
mischiata a quella umana,
entrambe
in convivenza pacifica. I giovani oggi sono attratti dalla novità,
non dal vecchio. E un vampiro che usa Skype, bè, credo sia
irresistibile un po’ per tutti.

LM:Penso
che la causa della loro scomparsa sia un po legata al fatto che non
si scrive più per pura ispirazione, ma le idee vengono contaminate
da ciò che va di moda soprattutto tra i ragazzi. La saga della Casa
della Notte ha dei lati interessanti e in un certo senso non del
tutto negativi, infatti a mio parere libri del genere fanno tanto
successo perchè ciò che prima era mitologia passata di moda si
rispecchia nella società odierna e può stimolare in un certo senso
l’immaginazione che viene distrutta dalla TV. Libri del genere
possono essere anche un incentivo per i ragazzi a tornare a leggere
cosa che ormai accade raramente per la maggior parte di loro..

11:
Domanda difficile 🙂 che cosa vi è piaciuto della serie di P.C. &
Kristin Cast?
T:Be’,
inizialmente sembrava una sorta di Harry Potter al femminile
ambientato nel mondo dei vampiri.
Un
nemico da combattere, un college di addestramento, pochi adolescenti
soli contro un potere più grande, ecc ecc. Ovviamente, da sfegatata
fan della Rowling e di Harry Potter quale sono, non oserei mai
paragonare una simile storia a quella; dico solo che mi ha attratto
perché l’idea di base sembrava la stessa. Ora, le parti che mi
piacciono sono ben poche, paragonate all’immensa mole di pagine
costituita da questa saga. Diciamo che preferisco gli estratti in cui
Nonna Redbyrd condivide la sua saggezza cherokee con la
protagonista,
Zoey. E mi piace molto il personaggio di Lenobia, la Signora dei
Cavalli, che compare molto spesso quando il gioco comincia a farsi
duro.
LM: Indubbiamente mi ha attirato molto
l’idea di questa ragazza che viene scelta tra tanti a diventare una
vampira e che quindi è costretta ad abbandonare la sua vita normale
per trasferirsi appunto nella casa della notte. Inoltre anche il
fatto di non essere sicuri al 100% di diventare vampiri adulti dopo
essere stati marchiati!
12:
Che impatto c’è stato tra voi e il numero di libri che compongono la
saga? pensi che siano necessari?
T:Bah,
tutti quei libri sono assolutamente non necessari. In 8 libri ci
troviamo ancora a qualche mese
dopo
l’inizio della storia! Personalmente, omettendo tutte le volgarità
e i commenti insignificanti (leggi: film
mentali
fatti dalla protagonista), credo che il numero dei volumi sarebbe
potuto scendere a un livello più
normale
per una serie
LM:
E’ impressionante e assolutamente non necessario tutto questo numero
di libri! Infatti a parer mio molti potevano essere tranquillamente
accorpati e anzi avrebbero reso più interessante il volume unico di
per se, proprio perchè vi sono poche cose all’interno di ogni
singolo libro che colpiscono veramente e che rendono noiose le
restanti parti..
13:
Quindi una saga da amare o da odiare?
T:
Domanda difficile! È una saga da odiare anche solo per tutto il
dispendioso giro di denaro di cui noi poveri lettori siamo
protagonisti, per poter leggere un altro capitolo della storia, e
arrivare così finalmente
ad
una conclusione. Dall’altro lato, le autrici scrivono abbastanza in
fretta, così da non tenerci col fiato sospeso troppo a lungo. La
storia è molto intrigante, ma ecco, poteva essere sfruttata in un
modo migliore.
LM: Sia odiare sia amare sono sentimenti troppo
eccessivi per questa serie..posso dire che se si ha voglia di
distrarre un po la mente da cose troppo profonde, ma che comunque non
siano banalissimissime questa è la saga adatta! Una cosa di cui però
sono assolutamente contraria è l’eccessiva volgarità usata dai
protagonisti per parlare!
LC: Come detto in precedenza ho letto
solo il primo libro e non mi è piaciuto, lo stile di scrittura non è
dei migliori, è pieno di volgarità che potevano benissimo essere
risparmiate senza danneggiare,anzi ;), in alcun modo la storia, che
dal canto suo non era malissimo. Non ce l’ho fatta proprio a
continuare!
14:
Un’altra scrittrice famosa per i suoi libri suoi vampiri è Lisa J.
Smith,che ne pensate?
K:
Che è solo la brutta copia di Stephanie Meyer.
Visto il successo avuto da quest’ultima, hanno tutti cercato di
sfruttare la corrente per cercare di farsi un nome e guadagnare! Ho
già rimosso perfino la trama della saga quindi non posso essere
dettagliata. Ma i protagonisti maschili sono sempre gli stessi
maschioni misteriosi, la protagonista cambia perchè è un po più
sgallettata e in più si vede che la Smith ha provato disperatamente
a dare un’aria di “paura” stile libri horror. 
LC:
Non ho letto Il diario del vampiro, ma in quelli delle streghe invece
riesce a scrivere una bella storia,con streghe classiche,che si rifanno ai riti della natura, una lettura piacevole,
15:
Parlando della saga “The Parasol Protectorate books”
possiamo definirla una parodia?
LC:
Di questa saga per ora ho letto solo il primo libro (il secondo è in
uscita) e l’ho adorato. Si si può definire una parodia perché tutti
i personaggi sono molto ironici,sia con se stessi che con il mondo
che li circonda. I vampiri di questa serie ritornano un po’ al
classico escono solo di notte,non possono mangiare ne bere e possono
essere uccisi dal classico paletto o in alternativa da un parasole 🙂
16:
Quali sono i pregi di questo romanzo? è da consigliare?
LC:
Assolutamente consigliato a chi vuole una storia divertente con
personaggi soprannaturali,con storie ben pensate e per niente
banali,diverse e originali 🙂
17:
Per concludere parliamo di una’altra serie di romanzi: quella con
protagonista Anita Blake. Sembra che in questi romanzi ci sia un
ritorno all’antica oscurità che da sempre caratterizza il mondo
vampiri,in contrasto con la ridicola luce che caratterizza quelli di
oggi,che ne pensate?

K:Lo
confesso, adoro quella saga e mi piace un sacco Anita stessa! Della
Hamilton ho letto anche l’altra saga su Merry Gentry, e devo dire che
mi piace la fantasia di questa scrittrice, anche se è un po sadica e
perversa. Si concentra troppo sul sesso, ma per quello che riguarda i
vampiri, almeno come abitudini, usi e leggende ci sta tutta! E poi
l’eroina è una pura boccata d’aria di femminismo! Azione, intrighi,
misteri, c’è tutto! Mi piace!

18:
Quindi Vampiri SI o vampiri NO?
T:Assolutamente
vampiri NO! Non sono il mio genere, tutta quell’oscurità, e quella
segretezza, e quei brillii… andiamo, li hanno rubati alle fate! Le
fate sì che sono esseri interessanti anche in letteratura, ma i
vampiri
e le loro storie? Trite e ritrite. Maledetto sia Twilight e tutte le
saghe-copia che ha generato e che continuano a spuntare fuori come
funghi. Smetteranno mai, un giorno?
LM:
Preferisco di gran lunga altri generi, comunque se un ipotetico libro
sui vampiri dovesse avere una trama interessante e lo scrittore sia
capace di catturare i suoi lettori non mi tirerò certo indietro dal
leggerlo ;), quindi vampiri?!??…Bho!!!
LC: Vampiri ni, non sono
prevenuta nei loro confronti, infatti sto iniziando a leggere il
primo libro di Black
Friars, però come in tutti i libri che leggo esigo una storia
originale e ben scritta. Se ci si accorge che non c’è più niente
da scrivere sui vampiri,si ci può fermare, tirare un sospiro di
sollievo e scrivere di altro…



Spero vi siate divertiti al leggerla,come noi ci siamo divertite a scriverla 🙂
Fateci sapere che ne pensate dell’intervista e dei vampiri in generale,lasciando un commento qui sotto.

Chi è Fabio Mundadori?

Vi ricordate che abbiamo parlato di “Io sono Dorian Dum, appena dopo il crepuscolo e altri racconti” ? (se volete rinfrescarvi la memoria potete leggete https://www.libriepopcorn.it/2011/10/io-sono-dorian-dum-appena-dopo-i.html ) e che vi avevo promesso l’intervista con l’autore? finalmente è arrivato il momento di scoprire chi è Fabio Mundadori.

Per prima cosa diamo il benvenuto a Fabio su Libri&popcorn e poi iniziamo con le domande 🙂

1.Come è nata l’idea di scrivere Io sono Dorian Dum , appena dopo il crepuscolo e altri racconti ?
In realtà ogni racconto e stato scritto in occasioni e per motivi differenti, la decisione di raccoglierli in un’antologia è venuta successivamente quando in molti mi hanno fatto notare che forse meritavano di essere proposti a un editore.
2.Perché tra tanti generi proprio il noir e perché una raccolta di racconti?
Una raccolta di racconti perché molto banalmente racconti erano l’unica cosa che avevo prodotto in una veste completa dal 2006  al 2010, anno di uscita del libro. La motivazione di ciò è che attraverso i racconti posso esprimermi rapidamente e in più generi come avrai potuto notare leggendo il libro. Non di rado mi viene fatto notare che molti dei racconti di Io sono Dorian Dum potrebbero essere dei plot per altrettanti romanzi però non so che farci quando ho un’idea devo vederla sviluppata il prima possibile. In fondo per trasformarli in qualcosa di diverso c’è sempre tempo :). Venendo all’altra parte delle domanda, il noir non è stata una scelta, diciamo piuttosto una conseguenza e in effetti non tutti i racconti sono di genere noir (tenendo presente che per definizione il noir NON è un genere) mantenendo comunque un atmosfera che lo richiama. Perché? Vedere la risposta successiva.
3.Avevi detto che me lo spiegavi, quindi cos’è il noir?
Da un punto di vista strettamente letterario noir è solo in modo nel quale i francesi indicano la narrativa che in Italia è nota anche come giallo-sociale. La precisazione geografica è necessaria perché noir (quindi nero) e giallo sono i colori scelti per le copertine dagli editori (Gallimard e Mondadori) che introdussero per la prima volta nei  rispettivi paesi collane di genere che raccogliessero  romanzi o racconti a sfondo investigativo, misterioso, delittuoso e simili. Più precisamente però la Gallimard, e siamo nel 1945, scelse di dedicarsi alla traduzione della produzione poliziesca americana.
I romanzi provenienti da oltreoceano portavano avanti una linea narrativa totalmente nuova, già dagli anni venti con autori come Hammet, Chandler o Cornwell, definita come hardboiled da hard-boiled egg ovvero l’uovo sodo: un guscio duro ma fragile che racchiude un contenuto morbido; questo perché in quelle storie i protagonisti erano i classici duri dal cuore tenero, molto spesso falliti o reietti della società che si trovavano, non di rado a loro malgrado, a vestire i panni dell’investigatore risolvendo i casi utilizzando metodi violenti e/o più deprecabili di quelli messi in atto  dai colpevoli per perpetrare i loro reati. Tutto questo in evidente antitesi con il poliziesco classico, per intenderci  dove chi indaga è “l’eroe senza macchia” che attraverso la propria intelligenza e destrezza, e con una morale superiore a tutti i personaggi della storia,  incastra il colpevole che viene arrestato e punito nel classico “finale consolatorio” dove l’ordine costituito viene ripristinato. Tutto ciò non avviene nell’hardboiled dove spesso il colpevole viene scoperto ma non punito, o viene ucciso dall’investigatore che quindi viene portato sul medesimo piano morale del cattivo; insomma una narrazione molto più vicina alla vita reale che anche nelle trame trae ispirazione,
appunto, dalle tematiche sociali. Per questo il termine noir viene usato per fare distinzione tra quelle storie e il poliziesco classico (in Italia indicato appunto come giallo).
Facendo un parallelo forse un po’ ingeneroso, ma che rende bene l’idea si può dire che il noir nei confronti del giallo ha compiuto la stessa operazione che il verismo ha realizzato nei confronti della narrativa: modernizzare la narrazione attraverso l’introduzione di forti elementi di contrasto presi dalla vita reale.
In questo i racconti del libro sono noir, in fondo tutta la vita è noir perché difficilmente,  nel bene e nel male, le cose vanno esattamente come ci aspettiamo e nulla è mai completamente bianco o completamente nero.
4.Libro e fumetto preferiti?
Domanda difficile perché ho letto e continuo a leggere moltissimo di entrambi e dover fare delle scelte è complicato. Per quanto riguarda i libri direi che amo incondizionatamente tutta la produzione di Isaac Asimov ma se devo rispondere senza pensarci troppo il titolo che mi viene in mente è Q, il thriller storico del collettivo di scrittori italiani Luther Blisset, oggi più noto come Wu Ming. Per quanto riguarda il fumetto anche in questo caso ho una mia collana storica che seguo dalla tenera età di dieci anni: I Fantastici quattro. Al momento il fumetto che mi ha colpito maggiormente per la cura e la novità e Gantz un manga di Hiroya Oku che miscela alla perfezione fantascienza, horror e splatter. Già che ci siamo aggiungo anche Star Wars (la triologia), Alien e Die Hard per il cinema con Neon Genesis Evangelion per gli anime
5.Ebook, favorevole o contrario?
Decisamente favorevole. Intendiamoci, ritengo che il fascino e le emozioni che danno le pagine di un libro tradizionale siano assolutamente unici  è anche per questo che al momento non vedo i due prodotti in antitesi; spesso ci dimentichiamo come il CDROM continui a esistere nonostante gli MP3 e così come ci portiamo in tasca un lettore l’equivalente di uno scaffale di CD da ascoltare quando siamo fuori dal nostro salotto; è altrettanto pensabile che si possa portare in vacanza con noi tutti i libri che pensiamo di riuscire a leggere senza dedicare uno zaino pieno di carta a questa nostra passione. Ci sono ovviamente altri aspetti legati ai diritti e alla diffusione che entrano in gioco che vanno risolti, ma a parer mio questo è il futuro, forse non prossimo, ma il futuro.
6.Linguaggio di programmazione preferito? XD
Mi spiace ma non ho mai scritto una riga seria di codice in vita mia, forse qualcosa in BASIC agli albori della mia vita informatica. Mi occupo prevalentemente di sistemi e sicurezza.
7.Progetti futuri
Ho finito alcuni mesi  fa l’ultima stesura del mio primo romanzo (breve) un thriller dai risvolti horror ed è in attesa di responso per la pubblicazione, (2012?? Bah, chissà!). Nel frattempo sto scrivendo un altro romanzo (lungo) e proprio in questi giorni ho cominciato a lavorare alla trasposizione in fumetto di uno dei racconti tratto da Io sono Dorian Dum. Quale? Non si dice!
Parallelamente altre cose si stanno muovendo e vi aggiornerò al momento giusto 🙂
Ringrazio Fabio di tutto,soprattutto di questa fantastica intervista e gli auguro una grande fortuna, i suoi racconti sono veramente belli e li consiglio a tutti voi 🙂
p.s. un fumetto da uno dei racconti ç_ç  che notizia stupenda 🙂 non vedo l’ora…