Oggi vi scrivo la recensione di: Tenebre e ghiaccio di Leigh Bardugo, un nuovo fantasy pubblicato dalla Piemme.
La protagonista è Alina Starkov, una ragazza orfana che lavora come apprendista cartografo e che è innamorata del suo migliore amico: Mal, un cercatore di piste del Primo esercito. I loro lavori li portano a dover attraversare la Distesa delle Tenebre, un varco di oscurità impenetrabile popolata da terribili mostri, e mentre lottano per salvarsi la vita Alina scopre di essere molto di più di una cartografa e di avere un potere unico. Immediatamente, la ragazza, viene arruolata dai Grisha, umani che sono in grado di usare la Piccola scienza per fare magie. Molti vedono nel potere della protagonista un dono, ma c’è anche chi lo vuole usare a scopi malvagi, e non sarà sempre facile distinguere il bene dal male.
La trama è semplice, così come la scrittura, piuttosto chiara e lineare ma, allo stesso tempo, coinvolgente e interessante.
Ci sono delle scene molto evocative.
L’autrice è stata molto attenta a creare il mondo in cui si svolge la vicenda, a descriverci le usanze dei Grisha e i loro poteri, rendendo il tutto molto definito, per permettere al lettore di gustarsi la storia, senza essere circondato da dubbi sul background o essere messo davanti a dei fatti senza spiegazione.
La storia, per la maggior parte delle pagine, risulta scorrevole, tranne in qualche scena di vita di palazzo, ma sono poche.
Non mi ha convinto il periodo di allenamento, che è stato affrontato in modo superficiale, eccetto quando capisce perché ha problemi ad usare la sua “magia”, quel momento è stato molto tenero.
I personaggi sono interessanti, anche quelli secondari.
Alcune vicende me le aspettavo, altre sono state una piacevole sorpresa, come il finale.
Sono curiosa di leggere i seguiti, è una trilogia, e spero che vengano pubblicati presto perché questo libro, con la sua bella ambientazione e la storia semplice e coinvolgente, mi ha fatto passare delle belle ore di lettura.
Lo avete letto? Vi incuriosisce? Fatemi sapere 😉