Recensione: Lo Hobbit

So che oggi toccherebbe a nuova puntata di I’m a Books FanGirl, ma voglio saltarla per farvi leggere la mia recensione di: Lo Hobbit, il libro, il secondo film lo vedrò prossimamente. E’ stata una rilettura, infatti l’avevo già letto molti anni fa, ma essendo passato molto tempo, troppe cose proprio non me le ricordavo, altre pensavo accadessero in modo diverso 0_0 (ma si vede che me le ero sognate).

Il libro inizia così: In un buco nel terreno viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima. 
E come fare a non innamorarsi di un incipit del genere?!!
Bilbo, il protagonista principale del libro, è un hobbit, una creatura piccola che ama le comodità e il cibo. Come ogni hobbit vive una vita molto tranquilla, fino a quando lo stregone Gandalf si presenta alla sua porta con un avventura: aiutare una compagnia di nani a riconquistare un tesoro rubatogli dal potente drago: Smog.
Durante la sua impresa Bilbo affronterà notevoli prove e ogni volta il lettore ne rimarrà affascinato e desideroso di sapere come riuscirà a cavarsela. Di tutti i personaggi, è quello a cui ci si affeziona di più.
Anche i nani sono ben costruiti ed è interessante vedere i vari aspetti della loro personalità e i loro cambiamenti nelle diverse situazioni.
La storia dell’anello e gli indovinelli con Gollum, dopo l’inizio, sono la mia parte preferita. Vedere Bilbo saltargli in testa e rimanere incastrato con la pancia nelle sbarre, è stata un esperienza incredibilmente comica. 
Inoltre, ci sono belle descrizioni ed è molto scorrevole (niente a che vedere con ISDA). L’uso di un narratore esterno onnisciente,  che spesso si rivolge direttamente al lettore, è gestito molto bene e rende il libro estremamente divertente.
Le canzoni, che i vari personaggi compongono, sono carinissime e strappano più di un sorriso.
Mi è piaciuto tantissimo^^ A voi? Se non l’avete ancora letto ve lo consiglio  😉

Diario di un otaku 9: Enigma – La strana vita di Alan Turing

Parliamo ancora di graphic novel. Per il mio compleanno mi sono fatta un regalo, con un po di anticipo: Enigma – La strana vita di Alan Turing, un volume a fumetti disegnato da Tuono Pettinato e scritto da Francesca Riccioni, che ci parla della vita di Turing. Sapete chi è? In breve: un matematico/logico/crittografo/padre dell’informatica, che, fra le tante cose, ha costruito una macchina in grado di decriptare i codici creati da Enigma, così da poter essere usata per carpire informazioni dai tedeschi, durante la guerra. La sua vita è stata ricca di eventi e passioni, ed è in grado di interessare un pubblico molto vario, non solo dei nerd. Il graphic novel parla di molti aspetti della sua storia: a partire dall’infanzia per arrivare alle sue grandi scoperte (anche se questo aspetto non è molto approfondito) e alla sua tragica morte, mettendo in risalto le stranezze che lo caratterizzavano e la sua ingenuità. Divertimento ed ironia, sono elementi fondamentali del volume. Da una parte è interessante vedere la persona che c’è dietro lo scienziato, dall’altra, mi pare, che così si abbia solo una visione parziale (e non molto positiva) di questa grande figura. Quindi, la parte riguardante i testi e la scelta degli eventi da inserire nell’opera non mi ha convinta molto.

I disegni invece sono fatti molto bene: particolari ma dai tratti semplici, con delle scelte di colori molto adatte, riescono a far divertire molto il lettore (Hitler nei panni della Regina cattiva di Biancaneve, è da non perdere) e ad esaltare la storia.
Ve lo consiglio? Non lo so, la parte grafica è fatta benissimo ed è un piacere per gli occhi, la storia, però, ha molte lacune ( e anche qualche errorino di editing -_-).

Pareri? Avete letto qualche altra biografia a fumetti? La mia prossima lettura, di questo genere, sarà sulla vita di Philip Dick, lo scrittore di fantascienza.

BLOGTOUR: Segreto – Settima Tappa –

Il blogtour di Segreto è arrivato anche nel mio blog, ne sono felicissima *__* 
Segreto è il secondo libro della trilogia di Lilac. Se mi seguite, da un po, ne avrete sicuramente già sentito parlare. Ho trovato Perfetto, il primo libro, originale, scorrevole e soprattutto ben scritto. Segreto non  è da meno… Presto avrete la recensione.
Oggi ho il piacere di ospitare l’autrice: Alessia Esse che ci parlerà in un guest post del diario di Francesca, una dei personaggi principali.
Quando ho iniziato a scrivere Perfetto, sapevo che il diario di Francesca avrebbe avuto un ruolo importante nella storia. Grazie ad esso, infatti, Lilac conosce il passato di sua nonna e scopre informazioni e segreti utili per il prosieguo del suo viaggio.

Attraverso il diario, Segreto ha un narratore in più, e questo avrebbe potuto creare dei problemi.
Personalmente, da lettrice, non amo i libri in cui più voci narranti si accavallano. 

Il mio problema col diario, quindi, era essenzialmente questo: cercare di inserire il passato senza
far troppo rumore nel presente, ovvero nei fatti che il lettore legge attraverso gli occhi di Lilac. Ho scelto, allora, di “far scoprire” il diario, quasi come se fosse un tesoro, e di usarlo come “intervallo” fra le parti più importanti del libro.
Scrivere dal punto di vista di Francesca non è stato difficile come immaginavo. Per narrare quegli
avvenimenti, mi sono ispirata ai miei diari. Non ho mai avuto un buon rapporto col diario personale, lo
ammetto. L’ho sempre considerato come un “luogo” in cui appuntare pensieri sparsi, più che un “luogo” in cui elaborare avvenimenti e sensazioni. Molte delle pagine del mio diario sono piene di frasi del tipo:  “Oggi ho litigato con mia madre,” oppure “Sto studiando per l’interrogazione di Matematica. Odio la Matematica,” oppure “Da domani non userò più la Lira, ma l’Euro. Spero di non incasinarmi,” oppure “Non scrivo da due anni. Sono all’università. Ho fatto il primo esame. Ho preso 30.” Leggendo il diario di nonna Francesca, noterete che anche i suoi pensieri, in alcune occasioni, sono frammentari come i miei. Certi avvenimenti, più o meno importanti da un punto di vista storico, sono solo accennati.
Ho preferito non approfondire molte cose per diversi motivi. Primo: non volevo che il diario avesse
troppo spazio all’interno del romanzo; il rischio di annoiare i lettori con tanti viaggi nel passato era molto forte. Secondo: non credo che raccontare tutto sia necessario; spesso mi piace lasciare solo qualche indicazione in merito a ciò che accade (o, nel caso del diario, a ciò che è accaduto), e permettere ai lettori di riempire i vuoti come preferiscono. Terzo: proprio perché mi sono ispirata ai miei diari, ho deciso che anche Francesca avrebbe appuntato tanti pensieri sparsi nel corso degli anni.
Il risultato finale del diario mi piace molto. E’ una lettura nella lettura, e permette a chi aveva un mucchio di domande, alla fine di Perfetto e de L’Ultima Voce, di ottenere risposte.
E a chi ha finito Segreto e se lo chiede, rispondo: No, il diario non ha smesso di essere un protagonista della trilogia 😉

 Che ne pensate? Lo state già leggendo? Vi è venuta voglia di iniziare il primo? Che ne pensate dello stratagemma di usare il diario, per raccontare un’altra voce?
Tenete un diario?
Fateci sapere!!!

 LA PAROLA SEGRETA (che vi servirà per il giveaway finale) è : IL

I’m a Books FanGirl #9: Zerocalcare

Conoscete Zerocalcare?  Fumettista romano che pubblica con la Bao e possessore di uno spassoso blog a fumetti.


Sabato, a più libri più liberi, ho fatto la vera fangirl e ho passato quasi un oretta in fila per farmi fare un disegnino con autografo al suo ultimo libro: Dodici ^^


Mi piacciono molto le sue storie, sono divertenti e i lettori si rispecchiano facilmente nei protagonisti, i disegni sono semplici ma molto simpatici. Non vedo l’ora di iniziare questo nuovo volume. La storia è ambientata a Rebibbia (Roma) e si parla di zombie e apocalisse.
Se non lo conoscete vi lascio il link del suo blog e di una delle sue vignette web più famose: i vecchi che usano il pc, risate assicurate 😉


A voi come è andata la fiera? Già pensato ai regali di Natale? (io si 😉 e due sono per voi) Come va la vostra vita da fangirl (fanboy)?

Recensione: POD. PERLE DI ORRORE E DISTRUZIONE

Ieri sera ho finito: POD. PERLE DI ORRORE E DISTRUZIONE di Stephen Wallenfels. 


Un libro molto particolare. Un giorno come tanti nel cielo compaiono delle misteriose sfere, lucide, che assomigliano a delle enormi perle, chi ha la sfortuna di trovarsi all’esterno viene risucchiato, non si sa dove, da un raggio luminoso, che però sembra risparmiare gli animali e le case. Perchè? Cosa vogliono? Da dove vengono? Sono le domande che riempiono la testa di due ragazzi: Megs, piccola ma determinata, rimasta bloccata in un parcheggio e Josh, chiuso in casa con un padre ossessionato dalla pulizia.
La storia ci viene raccontata dal loro punto di vista: un capitolo per ogni giorno, per ognuno dei due.

Lo stile che usa l’autore è minimalista: frasi molto corte, pochi aggettivi, descrizioni quasi nulle. Si concentra molto su un ritmo veloce e su ampie scene di movimento e azione.
Vi avviso, il romanzo non si dilunga sulla parte di fantascienza ma sulla sopravvivenza: dove nascondersi, come trovare l’acqua, come razionare il cibo, come non impazzire e, soprattutto, come salvare le ultime cose importanti rimaste: che siano persone o animali.
La parte che mi ha lasciato un po sconvolta, di questo libro, è proprio la decisione di tralasciare le POD, per tutte le pagine mi sono fatta una serie di domande e ho pensato che le risposte sarebbero arrivate da un momento all’altro: invece niente!!!! E il finale non fa altro che peggiorare la situazione, mettendo nuova carne (e domande) sul fuoco. 
Parlando dei personaggi: Megs è adorabile e la sua parte di storia la più interessante, Josh non mi ha colpito. Mi sarebbe piaciuto sapere di più della ragazza dei messaggi sulla finestra.
Comunque, l’autore è riuscito nell’intento di incuriosirmi, dovrò leggere il seguito, che sperò uscirà presto, ho troppe domande senza risposta.
molto

Che ne pensate? Vi attira?

Più libri Più liberi 2013

Dal 5 all’8 dicembre 2013 parte Più libri Più liberi 2013: la XII Fiera Nazionale della piccola e media editoria, realizzata da EDISER Srl per conto dell’AIE, che si terrà al Palazzo dei Congressi dell’Eur (Roma).
In fiera saranno presenti numerosi stand (ci sono anche BAO Publishing e
Tunué, farò scorta di graphic novel), 
dove conoscere e comprare titoli, parlare con editori e assistere a circa 500 eventi.
Alla manifestazione parteciperanno tantissimi autori e ospiti importanti, non solo italiani, (qui trovate l’elenco completo). C’è anche Zerocalcare *__*
Ed ecco qualche informazione pratica per partecipare all’evento:

Orari:
giovedì 5 e domenica 8 dicembre: ore 10 – 20
venerdì 6 e sabato 7 dicembre: ore 10 – 21.

Costi:
6 euro: biglietto intero.
4 euro: per possessori di METREBUS Card, Carta Giovani, tessera Bibliocard o biglietto dell’autobus.
3 euro: per ragazzi tra i 15 e i 18 anni e per i visitatori oltre i 65.
Ingresso gratuito per operatori professionali, ragazzi fino a 14 anni, classi accompagnate da insegnanti e gruppi universitari con docente.



Inoltre vi ricordo che il 5 e 6 dicembre gli studenti universitari entrano gratis ^^.

Per vedere tutto il programma cliccate QUI.

Voi parteciperete? In che giorni? Fatemi sapere!


Recensione: Il figlio di Nettuno. Eroi dell’Olimpo 2

Ho finito Il figlio di Nettuno, il nuovo libro dello scrittore di Rick Riordan sui semidei.
Dopo il primo, in questo, ritroviamo Percy. Non ricorda più niente di se ne del Campo Mezzosangue ma è sempre ponto a buttarsi nella mischia per aiutare chi ne ha bisogno, che sia una vecchia hippie, un arpia o un nuovo amico . In questo volume, l’autore, cambierà “prospettiva” e dopo averci parlato per tanto tempo dei greci, fa uno zoom sui romani: sul loro “campo”, sulle loro tradizioni, sulle tecniche di combattimento, sulle armi che usano e sui loro Dei. 

Il cambiamento che hanno le divinità è molto interessante, come la differenza tra Amazzoni e Cacciatrici di Artemide. A fare compagnia al figlio di Nettuno, altri due personaggi: Hazel, una ragazza tormentata da un misterioso passato e Frank, il Neville Paciock della situazione. I tre dovranno affrontare i seguaci di Gea, che proprio non vuole continuare il pisolino a cui i Dei l’hanno costretta.
Pieno di azione e avventura, le missioni e i mostri da affrontare sono sempre diversi, anche se si vede che la struttura narrativa è la stessa.
Divertente e ironico: Le amazzoni che lavorano da Amazon mi hanno fatto ridere per mezz’ora, l’arpia, Ella, appassionata di libri e di cannella, porta un sorriso sul lettore ogni volta che fa la sua comparsa.
I nuovi personaggi sono fatti bene: mi è piaciuta molto Hazel, anche se però Percy non si batte, non si può fare a meno di tifare per lui.

Il finale è appassionante e viene troncato sul più bello, con una domanda, su un personaggio, che continua a rigirarmi in testa.

Ce la faranno greci e romani a lavorare insieme?Che cosa combinerà Annabeth per mettere in pericolo il compito affidato dagli Dei ai 7 eroi?
Non vedo l’ora di scoprirlo. Riordan sbrigati!!!!!
Voi che ne pensate? Vi sta piacendo più questa saga o la prima?

I’m a Books FanGirl #8: Percy Jackson

Sto leggendo Eroi dell’Olimpo, Il figlio di Nettuno e sono in pieno stato di fangirlaggine verso questa saga. Adoro i personaggi, la mitologia, le battute divertenti, le situazioni comiche e l’azione.Non vorrei che finisse più 😉 Per prolungare ancora di più la bella sensazione che ti lascia questa saga vi propongo un po di oggetti da fan girl.

Le magliette dei due campi (si !!! Due, curiosi? allora, leggete il primo di Eroi dell’Olimpo).
Il braccialetto con i mini libri. (Adoro l’idea, ma le cover italiane sono più belle *__*)
Collana dedicata ad Hermes con le convers alate ♥
Penne uccidi Titani XD
Stampi per muffin. ( Deve essere troppo carino fare dei book-dolcetti a tema)
E per finire i lego. (Bruttini! Ma è carino sapere che esistono, e se avessi ancora 10 anni ci giocherei)

Pareri sulla saga? E sui gadget? (Anche se ci hanno fatto due film, gli oggetti dedicati sono pochissimi 🙁 ) Suggerimenti per le prossime puntate?

Recensione: Il paradiso degli orchi di Pennac

Ho finito: Il paradiso degli orchi di Pennac, è stata una rilettura, ma visto che quando l’ho letto la prima volta non avevo ancora un blog, vi propongo la mia recensione.
Il protagonista della storia è: Malaussène, fratello maggiore di una serie di strani personaggi, che lavora in un grande magazzino. Il suo ruolo è quello di fare da capro espiatorio, cioè prendersi tutte le colpe e le sgridate quando qualcuno degli oggetti venduti non funziona o provoca guai.

A scombussolare la vita del capro, una serie di bombe esplodono nel suo posto di lavoro, uccidendo alcune persone. Inizialmente si pensa ad un incidente, ma poi grazie ad una serie di indizi astrali, a delle ricerche sul diserbante e a dei disegni dove babbo natale mangia di bambini, si comincia ad intravedere un filo che lega le esplosioni. Tutta la famiglia di Malaussène sarà coinvolta nella storia.
Di tutto questo mi ricordavo sono un po di eventi generali, ma quasi nulla del finale. E’ stata una vera sorpresa riscoprirlo, mi aspettavo una cosa meno seria, invece la scoperta del colpevole mi ha preso molto.
Nel libro c’è molto umorismo e scene divertenti che ti fanno divorare un sacco di pagine senza accorgertene, dall’altra parte però ci sono anche scene un po strane che disorientano parecchio il lettore, ma è lo stile di Pennac, quindi bisogna abituarcisi.
I personaggi sono uno più strambo dell’altro, anche il cane, ma ogni piccola stranezza ha un ruolo importante che tornerà utile verso la fine del libro.

Sono stata contenta di averlo ripreso in mano e sono curiosa di vedere se il film sarà fedele.  Presto continuerò con un altro volume della saga.Lasciatemi i vostri commenti 😉 e ditemi, anche, cosa state leggendo.

Un altro libro passato al lato oscuro dei film: Nymphs

Questa volta il titolo non va preso proprio letteralmente, perchè vi parlo di una serie televisiva e di un libro, e, la prima è uscita prima del secondo. Il titolo è Nymphs ed è un paranormal urban fantasy, con protagoniste le ninfe, divinità minori greche dall’aspetto di giovani donne bellissime.

                                                           Il libro:                                               


Nymphs di Sari Luhtanen e Miikko Oikkonen (regista dell’omnima serie)

EDITORE: Sperling & Kupfer
PREZZO: 14,90 €
PAGINE: 384
DATA DI USCITA: 3 dicembre
TRAMA: Sono bellissime. Sono sexy. Sono letali per gli uomini. Ma non possono fare a meno di loro.
Didi, Kati e Nadia vivono a Helsinki, come ragazze normali. Ma non appartengono al nostro mondo. Sono ninfe: nate molti secoli fa, sono perennemente giovani, bellissime, sexy e tremendamente seducenti. Ma soprattutto letali: cedere al loro fascino, per un uomo, equivale a morire. Eppure, le ninfe non possono fare a meno degli uomini. E ogni volta che c’è la luna piena, cercano le loro vittime. La morte, apparentemente ingiustificata, di giovani uomini nel pieno delle forze, insospettisce il commissario Harju, che presto inizia a seguire una pista che porta dritta dritta alle calcagna delle tre ragazze. Come se non bastasse, anche il satiro Erik è sulle tracce delle tre ninfe, desideroso di recuperare le ribelli fuggite dal suo entourage diciassette anni prima e di mettere le grinfie su Didi. Che, a sua volta, sta per innamorarsi davvero di un umano…

KX3Zc8I                                                         La serie:                     

La serie va in onda su Sky uno dal 29 ottobre, ed è stata creata da Mikko Oikoonen.
Questi sono i personaggi e gli attori che li interpretano:
Didi -> Sara Soulié                 Samuel -> Jarkko Niemi
Cathy -> Rebecca Viitala        Frida -> Malla Malmivaara
Nadia -> Manuela Bosco       Jesper Janssen -> Pelle Heikkilä



                                                         Il trailer:              

Che dite? Vi piace? La state seguendo? Leggerete il libro?

Io la serie ancora non l’ho vista, però vorrei leggere il libro e magari poi la guardo (come ho fatto per giovani carine e bugiarde).