Giorno lettori, finalmente ho un po’ di tempo per postare. Ma prima vi aggiorno: Ho finito di leggere il primo libro di Veronica Mars ed è spettacolare, con un caso interessante e una soluzione che non ti aspetti. CONSIGLIATISSIMO!!!! Perché nessuno ha tradotto il secondo??? Lo voglio ♥ _ ♥
Ma, ora vi parlo di un romanzo altrettanto bello e che mi ha preso moltissimo:
Little Brother di Cory Doctorow. (Il titolo è un riferendosi a Orwell, durante la lettura ce ne sono altri). Molti di voi lo conosceranno con il titolo di X, ma la mitica multiplayer.it l’ha, da poco, ripubblicato con il titolo originale ( e tra poco potremmo leggere anche il seguito ♥ ♥ ).
Marcus vive a San Francisco. Va in una scuola dove viene costantemente controllato: il preside sa quello che cerca su internet, grazie ai computer che il liceo gli ha regalato, e dove va, grazie al software per il riconoscimento della camminata. Almeno in teoria, perché Marcus è un hacker molto dotato, che sa bene come eludere questa inutile sorveglianza. E’, anche, un appassionato giocatore di ARG ( realtà alternativa) e, proprio, mentre sta cercando un indizio per un gioco, con la sua squadra di amici, la città viene colpita da un attacco terroristico. Sospettato d’essere coinvolto (ma senza delle vere prove), Marcus viene arrestato dal DHS (Department for Homeland Security), portato in una prigione segreta, interrogato e sottoposto a violenze psicologiche.
Questo cambia completamente la vita e il modo di pensare del protagonista, che decide di farsi valere e di trovare un modo per arginare il potere del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Il romanzo tratta temi molto interessanti e importanti, che troppo spesso diamo per scontati come l’importanza della privacy, la sicurezza dei dati, e i diritti che non possono/devono esserci tolti. Si parla, anche di terrorismo, soprattutto della paura che genera e di quanto è in grado di cambiare il pensiero delle persone (tema attualissimo). Doctorow vi farà entusiasmare e incuriosire verso molte tematiche “nerd”, spiegando i concetti informatici in modo chiaro e intuitivo.
Come potete vedere, dalle citazioni che ho scritto, il libro ha un ritmo incalzante ed è molto appassionante.
Alterna momenti carichi di tensioni ad altri più leggeri e divertenti. La prima persona è usata molto bene, mi è piaciuto che lo scrittore abbia espresso i sentimenti di paura e incertezza di Marcus, l’hanno reso reale (Lo vorrei come amico :P). Al contrario dei cattivi che sono leggermente stereotipati.
Spero che gli darete una chance, perchè è veramente bello 😉 Fatemi sapere che ne pensate.
P.S. Il romanzo, nella sua versione inglese, è liberamente scaricabile qui sotto licenza Creative Commons.
P.P.S. Cory era al Salone e io non l’ho potuto incontrare, tristezza ç__ç