Un libraio molto speciale di Petra Hülsmann: Recensione

Io, Un libraio molto speciale di Petra Hülsmann, non volevo leggerlo. Mi ero ripromessa tempo fa che avrei smesso di leggere libri con titoli che contengono la parola: libreria, libro, libraio, club del libro perché sono sempre una grandissima delusione e ho avuto le mie brutte esperienze. Poi, però, mi è arrivato a casa e complice il fatto che non avevo nulla da leggere e che sono masochista, l’ho iniziato. 

 

Vi avviso la recensione conterrà qualche SPOILER.
Nella storia veniamo immersi nella vita (sfigata) di Lena che dopo essere stata lasciata quasi sull’altare (chi non l’avrebbe fatto XD ) e licenziata va a lavorare in una piccola libreria di volumi usati gestita da un burbero vecchietto e si innamora del suo “migliore amico”. Che trama originale vero????!!! -_-
I miei timori sono subito stati confermati, il libro è banalissimo, già leggendo la quarta di copertina, anche se non c’era scritto, sapevo che il vecchietto, dopo aver fatto amicizia, sarebbe morto e gli avrebbe lasciato la libreria, e così è stato, per non parlare, poi, dell’ormai abusatissimo triangolo amoroso. Di una cosa però devo ringraziare la scrittrice, non ha fatto mettere incinta la protagonista, almeno questo cliché ce lo ha risparmiato.
Mi direte: Ok, la storia è banale, ma magari l’ambientazione e i personaggi sono fatti bene e riescono a salvare il libro? Proprio no, come al solito vengono citati solo un paio di libri, la protagonista non legge mai, ne manifesta di piacergli, se ne sta lì vende qualche volume e organizza feste, non ci sono splendide descrizioni della libreria. I personaggi non sono minimamente caratterizzati, Lena è insicura e insignificante, nelle pagine la paragonano a un cane bastardino che non regge il confronto con uno di razza, ma poveri cagnolini lei è molto peggio. Fa finta di essere quella che non è solo per compiacere l’uomo di turno e durante la storia non cresce per niente. Il suo migliore amico Ben, che anche se si conoscono da una vita io tutta questa amicizia non l’ho vista, è un medico che dovrebbe risultare sexy ma che rimane sullo sfondo e non provoca nessun sentimento. Serve di più che dire che due sono innamorati, mettergli altre persone contro per ostacolare il loro amore per creare una bella storia d’amore. Non c’è tensione, non c’è gioia, il mio cuore non ha accelerato i battiti, non ho sognato di essere al loro posto. Le loro discussioni non sono battibecchi ironici, divertenti e carichi di passione, solo dialoghi noiosi e pseudo psicologici. L’unica emozione che mi ha suscitato è stato un sospiro di sollievo quando finalmente è finito, e non lo dico per cattiveria. 

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Il terzo membro del triangolo è uno scrittore, ma non uno di quelli intelligenti o misteriosi, solo un sempliciotto che scrive tutto quello che pensa su dei quadernetti. Un personaggio stereotipato, che dovrebbe dare una vena comica e frizzante al libro, ma che fallisce. Qui la scrittrice è riuscita,solo,  nel suo intento di creare un personaggio irritante, che al confronto fa sembrare Ben un principe azzurro. L’unica scena che ho trovato divertente è stata una citazione sul Dottor Stranamore di Grey’s Anatomy. I personaggi secondari potrebbero anche non esserci, per quanto sono piatti, il loro contributo alla storia è minimo e, anche loro come la protagonista non fanno nessuna crescita interiore, semplicemente prima sono tristi e le cose gli vanno male, ma dopo abbastanza pagine, all’improvviso tutto è sistemato. Come potete immaginare il libro ha un happy ending per tutti, tranne, ovviamente, per il povero libraio 😛

Ho finito. Se lo vedete in libreria non fatevi fregare, mi raccomando, passategli vicino e andate a comprare qualche altra cosa.

 
Comunque, che siate del mio stesso parere o no, lasciatemi un commento per dirmi che ne pensate e, se prima della mia recensione, volevate leggerlo.

99 Giorni di K.A. Tucker: Recensione

Ciao lettori,
che libro vi sta facendo compagnia? Io sto leggendo: Zona d’ombra di Jeanne Marie Laskas, da cui oggi è uscito il film con Will Smith.

Però, ora non voglio parlarvi di questo, ma di una lettura che ho fatto tempo fa e che mi è piaciuta particolarmente: 99 Giorni di K.A. Tucker, è stato il primo libro di quest’autrice che leggo e ve lo consiglio.
La storia ha come protagonisti, Acqua, una giovane donna abbandonata mezza morta e senza memoria nella campagna dell’Oregon e Jesse, un meccanico figlio dello sceriffo e della dottoressa che la prenderà in cura.
Si svolge in un due differenti ambiti temporali: il passato, raccontato dal ragazzo e il presente, dove la narratrice è la ragazza, perché anche se Acqua ancora non lo sa loro due sono profondamente legati.

La trama amalgama elementi romance e misteriosi, mentre ci si gode le scene di vita quotidiana della ragazza non ci si fa a meno di chiedere perché abbia perso la memoria e chi l’abbia quasi uccisa, cosa che pagina dopo pagina, indizio dopo indizio coinvolge e appassiona sempre di più chi legge.
La storia d’amore è creata con maestria, la dolcezza aleggia in ogni pagina. Le coperte i mirtilli, i marshmallow e il profumo di foglie bruciate vi culleranno e vi faranno venire gli occhi a cuoricino.
Ho apprezzato molto i due protagonisti, la forza di Acqua di reagire e di non abbandonarsi alle brutte cose che gli sono successe, di non chiudere il suo cuore ( proprio per queste caratteristiche l’ho apprezzata molto di più nel presente) e Jesse che ispira tenerezza, simpatia e fiducia.
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Oltre a mistero e amore ci sono anche scene divertenti, a volte volute a volte no. Mentre la sottotrama riguardante Ginny, l’anziana signora che accoglie la ragazza in casa sua, l’ho trovata un po’ scontata e già vista ( è un bel personaggio il cui destino poteva essere gestito meglio) ma, comunque, non stona con il resto della storia.

Carino anche il rapporto che si viene a creare tra Acqua e la famiglia Welles, e l’evolversi di quello di Jesse con il padre. Divertenti anche i personaggi secondari tra cui Dakora, nei seguiti avremmo modo di leggere il suo punto di vista? Si, ci sono altri tre libri con diversi protagonisti.

La Tucker scrive bene e riesce a creare una bellissima atmosfera, il libro ha un buon ritmo e si legge molto bene. Lo consiglio soprattutto a un pubblico femminile e quando usciranno i prossimi sarò felice di leggerli.

 
 
Che ne pensate? Vi è piaciuto? Avete letto gli altro di questa autrice? 
Me li consigliate? Ho notato che le trame sono un po’ tutte uguali, è vero?

Tag: La mia città “telefilmica” ideale

Oggi vi propongo un tag che mi è piaciuto molto che riguarda le serie tv:  “La mia città telefilmica ideale”, l’ho trovato sul blog: Il baule d’inchiostro, se vi piace lo possiamo replicare in versione librosa. Fatemi sapere 😉

 

1. La città in cui vivresti?

Stars Hollow. Una città tranquilla ma strampalata, ricca di posti bellissimi e suggestivi. L’avete vista innevata? Potrei fare colazione da Luke e il pranzo da Sookie alla locanda, gnam gnam. E c’è anche una piccola (ma ben fornita) libreria.

2. Il vicino di casa
 

Ted,Marshall e Lily di How I Met Your Mother, simpatici, amichevoli e unici.

3. Il sindaco della città
 

IO, è la MIA città 😛

4. Chi sarebbero i tuoi genitori?
 

Ho trovato una coppia fantastica, che d’ora in avanti shipperò per sempre: Lorelai di una mamma per amica, perché ha cresciuto Rory in modo divino, gli piacciono i film e mangiare schifezze (anche se la ship con Luke non si batte) e Owen Hunt di Grey’s Anatomy perché è tenerissimo e sarebbe un buon papà 🙂

5. Il tuo migliore amico
 

Veronica Mars, la adoro e trovo eccezionale tutto quello che fa 😛 basta che però poi non faccio la fine di Lilly Kane.

6. Il tuo vicino di banco

Chuck, nerdissimo e intelligente! Perfetto per far passare in fretta le ore di lezione.

7. Chi sarebbe il tuo fidanzato?
 

Jess? Logan? Neal? scelta TROPPO DIFFICILE!!!

8. Il tuo potere/talento o capacità soprannaturale
 

Essere in grado di teletrasportarmi in giro.

9. Eroe della città

Alex Parrish, un agente preparatissimo, capace di ragionare, analizzare e risolvere qualsiasi problema.

10. Re e reginetta del ballo (e quindi abbastanza vanitosi, altezzosi, e antipatici)
 

Allison di PLL e Nathan Scott di One Tree Hill. Non così tremendi da essere cacciati dalla città ma neanche nella mia lista dei preferiti. Ce li vedete insieme?

11. Il cattivo più cattivo della città
Tremotino, fa sempre finta di essere cambiato ma ormai ci casca solo Belle. 
12. Il matto del paese (perché di sa, dappertutto c’è n’è uno):

Sheldon Cooper, ops dimenticavo non è pazzo, sua madre lo ha fatto visitare 😛 Lo tengo comunque uno scienziato fa sempre comodo.

13. Poliziotto
 

FBI: Peter Burke, non c’è nessuno più in gamba di lui, infatti ha catturato Neal.
CIA e NSA: John Casey, incredibilmente forte e cinico, stratega con un grande senso dell’onore e poi sotto sotto è molto divertente.
Sceriffo: Keith Mars.

14. Il pentito
 

Hook (Once Upon a Time).

15. Il dottore

Il dottor Percival Ulysses Cox, per gli amici Perry di Scrubs, adoro il suo cinismo e la sua bravura, e Cristina Yang, perfetti per lavorare insieme.

16. Il tuttofare
 

Jarod il camaleonte. Lo conoscete??? XD

17. Il saputello

Sherlock più saputello di lui…

18. Il professore

Ezra Fitz e Jess di New Girl

Finito! E’ lunghissimo, lo so xD
Sepero che il tag vi sia piaciuto, e se lo fate, lasciatemi il link, che voglio venire a sbirciare tuuuuutte le vostre città! Lo facciamo anche per i libri?

Incontra Anna Todd e Veronica Roth a Roma

Ciao lettori,
come va? Cosa state leggendo? Che ne dite di prendervi una pausa dalla lettura? Ma solo per incontrare due amatissime scrittrici: Veronica Roth e Anna Todd sono in Italia e faranno tappa in molte città per conoscere i loro lettori e firmare i loro libri. Tra quelle scelte c’è Roma.

Il 2 aprile Anna Todd sarà alla Feltrinelli di Largo di Torre Argentina, alle ore 15, per la

firma copie del suo ultimo libro, uscito da pochi giorni: Before e per parlare con il pubblico. Subito dopo, alle 18, sarà al Centro Commerciale Porta di Roma nel supermercato Auchan, anche qui chiacchierata con i lettori e firma copie dei vari libri.

Il 7 Aprile, alle 17, sarà il turno di Veronica Roth, la potrete conoscere e farvi autografare i suoi libri alla libreria: Ibs di Via Nazionale. Nei giorni precedenti sarà a Milano, il 3, a Bologna, il 4 e 5.

Siete felici? Ci andrete? Avete sentito della nuova saga che Veronica Roth sta scrivendo? Avete già letto Before?
Io non ho letto i libri di After quindi niente incontro contro la Todd, invece mi dispiace tantissimo non poter conoscere Veronica, se ci andate vi fate fare un autografo anche per me?? 🙂

Aggiornamento: L’evento della Roth funzionerà così:
per l’accesso al firmacopie verranno distribuiti 500 numeri, che potranno essere ritirati presso la cassa principale della libreria a partire dalle ore 9.00 del giorno stesso dell’evento, acquistando un titolo della saga. Chi avesse acquistato il libro nei giorni precedenti potrà ottenere il numero presentando lo scontrino. Se avanzeranno i pass dalle 16.00 verranno distribuiti quelli eventualmente ancora disponibili senza obbligo di acquisto.

La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse: Recensione

Ciao lettori. Come va? Che cosa state leggendo? Io sto facendo delle letture interessanti che prima o poi riuscirò a recensirvi. In questo post vi parlo di: La ragazza con la bicicletta rossa di Monica Hesse. 
Un libro dall’ambientazione storica che si sviluppa nell’ Amsterdam del 1943, durante la guerra. La protagonista è Hanneke che ogni giorno con la sua fedele e vecchia bicicletta rossa, percorre le strade occupate della città, alla ricerca di tesori da rivendere o scambiare al mercato nero: caffè, tè, cioccolato, calze di nylon e tutto quello di cui la gente non smette di aver bisogno. Fino a quando un anziana signora le chiede di trovare una cosa insolita: Mirjam, una ragazzina ebrea che la donna nascondeva in casa e che è misteriosamente sparita.
Il romanzo ha un ottimo ritmo, il mistero della ragazza scomparsa è intrigante e ben gestito. La sottotrama riguardante la Resistenza si connette bene alla storia principale ed entrambe risultano interessanti, non ci sono punti morti ne noia, e spesso l’autrice riesce a far stare col fiato sospeso il lettore.
Ho apprezzato la scelta di avere una protagonista adolescente e anche che Hanneke non accetti subito di entrare a far parte della Resistenza, ma ne capisca pian piano l’importanza, la rende molto più vera. 
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La realtà che fa da sfondo alla storia è stata ben costruita e storicamente corretta, ci sono molti dettagli stimolanti, e la scrittrice cerca di farci conoscere la realtà quotidiana di quel periodo e le varie sfaccettature della Resistenza: ho trovato interessante che abbia parlato del movimento dei fotografi, che di nascosto documentavano l’orrore della guerra e gli atti tremendi dei nazisti con le foto, per far conoscere a tutti gli orrori della guerra anche una volta finita.
I personaggi secondari, sono ben caratterizzati, soprattutto Mina e Ollie, sono contenta che il suo rapporto con la protagonista non sia banale, come ci si potrebbe aspettare da un romanzo con protagonisti dei ragazzi.
Durante la lettura, l’autrice fa riflettere su argomenti molto profondi, sull’amicizia, sui piccoli atti di coraggio, sulle decisioni che vengono prese alla leggera ma in un secondo ma sono in grado di cambiare tutto, in bene o in male.
Ci sono momenti commuoventi, la storia, nonostante il tema, non risulta angosciante ne straziante, viene messa molto in risalto la speranza e la forza delle persone. 
Sono rimasta soddisfatta anche dalla risoluzione del caso della scomparsa della ragazza e dalle ultime pagine del libro.
E’ stata un ottima lettura che vi consiglio caldamente, soprattutto se vi piacciono i romanzi fiction ma con un ambientazione storica ben fatta.
Che ne pensate? Vi è piaciuta come si sia risolta la storia di Mirjam? La lettura vi ha appassionato?
Volete leggerlo? Fatemi sapere


« Ecco perchè non ho mai parlato con Ollie in questi due anni. 
Ecco perchè sogno Bas che torna da me, furioso perchè non ho letto la sua lettera. Ecco come ho imparato che essere coraggiosi a volte è la cosa più pericolosa e che il coraggio va usato con parsimonia. Ed ecco perchè, se voglio essere onesta con me stessa, sono ossessionata all’idea di ritrovare Mirjam. Perchè sembra una cosa buona e giusta: salvare una vita dopo averne distrutta un’altra! »

Allegiant il Film: Recensione in ANTEPRIMA

Ieri pomeriggio ho visto in anteprima Allegiant, terzo capitolo della famosa trilogia di Veronica Roth, diretto da Robert Schwentke, con protagonisti Shailene Woodley e Theo James, che esce oggi nelle sale italiane.
Mi è piaciuto? Abbastanza, ma al contrario di Hunger Games parte 1 (per fare un esempio), non è stato per niente memorabile. Niente fiato sospeso, poca eccitazione, certo anche il libro era un po’ così…
Questa volta Tris e Quattro si avventurano in un nuovo mondo, fuori dalla recinzione
che li aveva “protetti” per tanti anni. Qui faranno la conoscenza del Dipartimento di Sanità Genetica che gli farà conoscere una nuova verità sui Divergenti. Intanto dentro la città sta infuriando la guerra e i ragazzi cercano modi diversi per fermarla.
Le differenze tra pellicola e carta ci sono, dopo Insurgent  che vi aspettavate?? Ma non così evidenti come nel precedente. Il film si chiama Allegiant ma gli Alleanti vengono visti per mezzo secondo, sono solo quelli che si oppongono a Evelyn. Ci si concentra sul dipartimento, ma anche qui restiamo molto in superficie, forse per avere qualcosa da raccontare in Ascendent.
La storia dei geni viene spiegata ma non così bene, se non si è letto il libro si possono avere molti dubbi, gli accenni al fatto che i Danneggiati non siano tanto contenti della situazione sono buttati lì ma niente di più.
Di positivo c’è che non vediamo un Quattro depresso, ma uno pronto a combattere e a prendere a pugni tutti quelli che gli capitano sotto mano, con grande maestria da parte di Theo. Queste scene danno un po’ di azione alla storia e sono, decisamente, approvate. Questa volta ha un ruolo maggiore rispetto al solito lavoro di guardia del corpo che faceva precedentemente e risalta  anche di più della protagonista femminile.

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Tris, finché non salva tutti come al solito, non ha grande rilievo. Mi è piaciuta la decisione di farla vestire di bianco mentre tutti gli altri hanno colori scuri.tris e four nel film allegiant
Belle le parti in cui i due protagonisti si concedono un po’ di dolcezza, ma in maniera molto diversa a quanto succedeva in Insurgent.
Il personaggio di Peter, ha portato un po’ di comicità e fa fare belle risate, ci voleva.
Nulla da ridire sugli effetti speciali, che sono fatti molto bene così come le scenografie apocalittiche.
Il finale rimane in sospeso, ma non esageratamente, e non riesce a creare grande curiosità verso la seconda parte.

Che ne pensate? Avete già il biglietto?  Commentate e fatemi sapere.

Tre cose #3: cucchiaio Kellogg’s, Il mio primo dizionario delle serie tv cult, La ragazza con la bicicletta rossa

Non mi ero dimenticata completamente di questa rubrica, no no 😛
Ecco i tre oggetti che hanno caratterizzato la mia settimana.

#1 Da ora in poi farò colazione con il mio cucchiaio personalizzato della Kellogg’s . E che nome potevo farci scrivere se non il mio adorato nick: LadyCooman ? Stavo pensando di farne un altro con la scritta Always 🙂

#2 Ho un nuovo fantastico libro, molto nerd e interessante: Il mio primo dizionario delle serie tv cult
 di Matteo Marino e Claudio Gotti e con i disegni di Daniel Cuello. Tra le serie che vengono prese in considerazione ci sono: The Big Bang Theory, Grey’s Anatomy, Lost, Orange is new black, Doctor Who, Friends, Boris, Moder Family, Mr Robot, Il trono di spade. Per ognuna delle quali c’è un disegno, un riassunto, dei divertenti aneddoti (tipo Martin che ha iniziato a pensare alle Cronache perchè metteva le sue tartarughe in un castello giocattolo e loro morivano, e ha iniziato a inventarsi che si stavano uccidendo tra loro), un analisi dei personaggi principali, approfondimenti su sigle e sceneggiature. Quante serie tv riconoscete nella cover?

#3 Finalmente oggi mi è arrivato un pacco dalla Piemme, che aspettavo da più di un mese. Dentro c’è: La ragazza con la bicicletta rossa
 di Monica Hesse, in questa versione molto carina con la scatola di cartone con dietro disegnata la mappa di Amsterdam. L’ho subito iniziato e devo dire che mi sta piacendo molto.

Come è andata la vostra settimana? Che serie tv state seguendo? Avete letto La ragazza con la bicicletta rossa ?

Room il Film: Recensione in ANTEPRIMA

Ieri sono stata all’anteprima del film: Room, tratto dall’omonimo romanzo di Emma Donoughe, agli studi della Universal Pictures a Roma.
L’esperienza è stata bellissima: eravamo in una sala molto accogliente, con le poltrone in pelle rossa e il film mi ha conquistato.

I protagonisti di Room sono Joy e Jack, mamma e figlio che vivono in una Stanza, inizialmente vediamo i giochi tra di loro, come scorre la loro giornata, le regole da seguire, la tenerezza nel loro rapporto. Li vediamo sempre dentro la Stanza, mai fuori e poi scopriamo il perchè…Joy è stata rapita e chiusa li dentro per anni. Jack non lo sa, la mamma gli ha detto che fuori dalla Stanza, c’è lo Spazio e che solo le cose dentro sono reali. Il bambino non nutre dubbi, ma quando compie 5 anni, Joy mette in atto un piano per fuggire da li.
Il libro e il film sono abbastanza simili e devo dire che si completano, dove uno ha qualche difetto l’altro lo gestisce meglio: La Joy del libro mi è piaciuta di più perchè possiamo vedere meglio tutto l’amore per il figlio e quello che fa per lui per non farlo sentire prigioniero. Preferisco, invece, il Jack del film perchè, in alcuni casi, nella carta è più irritante. Della pellicola ho apprezzato come gli attori siano riusciti a trasmettere le emozioni, l’ho trovato molto più coinvolgente emotivamente del libro, di cui, invece, mi sono piaciuti tutti i dettagli

che completano meglio la storia e fanno capire meglio alcune scelte dei protagonisti. Come i capelli lunghi del bambino e la passione per Dora l’Esploratrice.
Ho visto il film in inglese con i sottotitoli
e, si apprezza ancora di più la bravura degli attori, da quanto ho potuto vedere dal trailer, doppiato perde un po’. Come ho già detto gli attori sono stati eccezionali, Brie Larson intensa e in grado di recitare alla perfezione le scene più tragiche, l’oscar se lo merita tutto (bella anche la scena in cui canta) e, Jacob Tremblay, che interpreta Jack è stato altrettanto bravo, sia ad esprimere il coraggio sia l’innocenza del bambino ( che ha portato più di una volta a far ridere il pubblico). La sua voce fuori campo, è stata un ottima scelta.
Old Nick me lo immaginavo più viscido, ma ho gradito la scelta dell’attore, ti fa capire che l’aspetto fisico inganna.

Quasi tutti nel pubblico alla fine del film avevano gli occhi arrossati per la commozione, e il bello è che era per dei momenti felici: l’uscita dalla stanza , madre e figlio che si riabbracciano, l’incontro con i genitori di Joy, l’arrivo del cane, Jack che si taglia i capelli per donare la sua forza alla mamma, e soprattutto l’ultimo saluto alla Stanza.
Molto bella la scelta del parallelismo tra le scene iniziali e quelle finali del film.

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Ho apprezzato anche il modo in cui è stato girato (da Lenny Abrahamson), e che in alcune scene la storia si veda dal punto di vista del bambino, come nel libro, molto coinvolgenti anche le musiche della colonna sonora.

Un film dalla grande sensibilità: spaventoso e struggente, dolce e felice, che vi consiglio tantissimo, io me lo rivedrò.

Commentate facendomi sapere se il libro vi è piaciuto, se vedrete il film, e cosa pensate della storia di Joy e Jack.

Grazie a Chiara di: Machedavvero per aver organizzato l’iniziativa per vincere l’anteprima.

Tour librosi #3: Praga

Salve lettori,
qualche mese fa sono stata a Praga e ho scoperto che è una città perfetta per gli amanti dei libri.
Vi va di seguirmi in un tour libroso?

Iniziamo andando in una delle biblioteche più belle del mondo: la Biblioteca del Clementinum, ha uno stile barocco ed è stata inaugurata nel 1722, gli affreschi sono stati realizzati da Jan Hiebl e le scaffalature in legno sono pregiatissime, ci sono anche una collezione di mappamondi, globi e orologi astronomici. La leggenda racconta che i gesuiti, quando iniziarono a costruirla avessero un solo libro, ora la collezione si aggira intorno a 20.000 volumi, tra cui i manoscritti originali di Mozart. E’ un posto magico e affascinante.   La Clementinum compare anche nel racconto “Il miracolo segreto” di Jorge Luis Borges, che una volta disse: “Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca”. Come dargli torto 😉

Altrettanto bella è la: Biblioteca di Strahov che si trova nel monastero di Strahov.


Restando al monastero facciamo un salto al Museo delle Miniature (Muzeum miniatur) dove potrete vedere il libro più piccolo del mondo 0,9 x 0,9 mm composto da 30 pagine, ognuna delle quali ha 11 linee e 220 ​​caratteri, e con 3 illustrazioni a colori.

 
Proseguiamo il tour andando a fare un salutino a Franz Kafka, o almeno alla statua a lui dedicata, alta quattro metri è un misto di realismo e elementi assurdi, come le sue opere. È ubicata nel quartiere Josefov a pochi passi dalla sinagoga spagnola ed è stata creata da Jaroslav Rona. Inoltre potrete visitare il museo Franz Kafka, vedere la casa nel Vicolo d’oro dove ha vissuto con la sorella e nel nuovo cimitero ebraico troverete la sua tomba.
 


Arrivati a questo punto abbiamo visto tanti libri e imparato tante cose, ma non abbiamo ancora fatto shopping, quindi andiamo alla libreria Shakespeare a Synové, vi piacerà! In ogni angolo dove poserete gli occhi ci saranno dei libri (IN INGLESE sia nuovi che usati), non solo sugli scaffali ma in pile per terra e anche nelle scatole. Inoltre, ci sono poltrone comodissime per leggere e si respira un atmosfera vintage. 

 
Vi è venuta fame? Potete andare a mangiare da U Semika, io non l’ho provato ma le recensioni dicono che l’atmosfera è bellissima, sembra di mangiare in un antica biblioteca di una casa d’epoca e che ci sono libri sparsi ovunque.
E se non potete prendere l’aereo e partire ecco qualche libro che ve la farà conoscere ugualmente. (Anche in un pezzetto di Albion Ombre si parla di Praga)
 
   
 
Vi è piaciuto questo post? Avete visitato questa magica città? Che libri ambientati a Praga avete letto?

Anime legate di Richelle Mead: Recensione

Anime legate è il penultimo libro di Vampire Accademy la saga di Richelle Mead e se all’inizio l’avevo snobbata, giudicandola male e non volendola iniziare, poi mi ha conquistata, diventando una delle mie preferite.
In gran parte il merito è dei protagonisti, soprattutto Rose che è forte e simpaticissima, il tipo di personaggio che piace a me, e Dimitri, non fatemi iniziare a parlare di lui se no non finiamo più…ma anche della storia che appassiona il lettore e non è mai banale.

Nel volume precedente

erano successe cose assurde tra cui: Dimitri che è diventato un potente e spietato Strigoi, Roza che vuole ucciderlo e quindi lascia nuovamente la St. Vladimir e intanto scopre chi è il suo vero padre. La storia di Dimitri non me l’aspettavo proprio, e anche se ad ogni pagina speravo tornasse buono, la scelta dell’autrice mi è piaciuta: ha dato una grande svolta alla trama. Per quanto sarebbe bello vedere loro due fare da guardiani a Lissa e stare insieme, così presto sarebbe stato banale, in più vedere la nuova personalità di Dimitri e lo svilupparsi del rapporto con la protagonista e dei loro sentimenti è stato decisamente interessante.

Ma passiamo a quello che succede in Anime legate:

Dopo il fallimento della sua ultima missione Rose deve affrontare il giorno del diploma, se supererà i test che hanno pensato per lei diventerà un guardiano. Se le cose vanno proprio bene potrà proteggere Lissa e se vanno MOLTO MOLTO MOLTO bene potrà salvare anche il suo grande amore perché ha scoperto che c’è un modo per riportare in vita uno Strigoi. Ma le cose non vanno mai così bene. Per farlo serve un conoscitore dello spirito e, ancora una volta, la protagonista dovrà scegliere tra amore e amicizia, tra Dimitri e Lissa.

La lettura è stata entusiasmante, tranne alcune parti un po’ noiose dove si parla della politica dei Moroi ma che servono comunque per la storia, è che io volevo andare subito a salvare Dimitri (come Rose) ^^
Vederla diplomarsi è stato emozionante e vederla di nuovo nei guai è sempre divertente, avvincente anche l’evasione di un certo personaggio da una prigione di massima sicurezza (sono curiosa di vedere come continuerà la sua storia) e il combattimento a Las Vegas, li la dhampir mi ha fatto molta tenerezza.
Il nuovo rapporto tra lei e Dimitri, spezza il cuore al lettore, ma c’è sempre speranza ricordatevelo 😉 io continuo a tifare per loro.

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Adrian per quanto faccia il dolce e il divertente non mi convince, il suo personaggio cresce ma, anche se lo vediamo molto spesso, rimane sempre in secondo piano e il triangolo Adrian-Rose-Dimitri, come dice anche la protagonista, è troppo simile a quello: Mason-Rose-Dimitri, questa è l’unica cosa che non mi ha convinto del libro.
Interessante (e approvato da parte mia) il cambiamento di Lissa che finalmente si rimbocca le maniche e si rende utile, e il legame che si crea tra lei e Dimitri.
Nella parte finale di Anime legate, l’autrice scrive dei colpi di scena che lasciano a bocca aperta e indirizzano la storia su una nuova avvincente direzione.
Vi saluto e inizio subito il seguito : L’Ultimo Sacrificio, anche se non voglio finire questa saga. ç___ç
Lasciatemi un commento dicendovi se vi è piaciuto o se avete preferito i precedenti e chi vi fa battere il cuore tra i personaggi ( Se il vostro cuore batte ancora 😛 )
Se non avete ancora letto questa saga, qui trovate la mia recensione del primo volume: L’accademia dei vampiri, magari vi fa venire voglia di iniziarla.