Il primo è per ricordarvi che oggi esce Città di carta, film tratto dal bellissimo libro di Green.
Il primo è per ricordarvi che oggi esce Città di carta, film tratto dal bellissimo libro di Green.
Buona giornata Readers!
Oggi vi propongo la doppia recensione dei primi due romanzi della serie Across the universe.
In: Io e te oltre le stelle , Amy decide di sottoporsi ad una procedura per farsi ibernare, insieme ai suoi genitori, e trasportare dalla nave spaziale Godspeed su un nuovo pianeta: Terra Centauri.
Le cose non vanno secondo i piani e si sveglia molto, molto, prima e si ritrova in un mondo completamente diverso da quello in cui si è addormentata, dove tutti sono uguali, tutto è scandito e non c’è discordia. Soprattutto, dove non c’è cielo ne stelle. [amazon_link asins=’8856647753′ template=’ProductAd’ store=’libripopcor-21′ marketplace=’IT’ link_id=’bddcb93f-c20a-11e7-961e-e5ec9f05edb2′]
La pioggia sta cadendo più forte adesso e penso che sia ora di rientrare, ma stranamente mi piace come mi fa sentire la pioggia. E’come se avessi radici in questo posto, come se fossi legata a questa nave. Anche se so che è finta, la sensazione è quella della pioggia reale e io ho un disperato bisogno di realtà.
I’m in Edinburgh, so could somebody at King’s Cross wish James S Potter good luck for me? He’s starting at Hogwarts today. #BackToHogwarts
— J.K. Rowling (@jk_rowling) 1 Settembre 2015
Bentornati a casa, Potterhead ϟ
Dopo questa mega mega pausa torno a scrivervi.
Quest’anno molti autori “scomparsi”, che non pubblicavano da un po’ (tipo Vargas), si sono rifatti vivi, tra questi c’è: Scarlett Thomas, autrice del bestseller: Che fine ha fatto Mr Y, il cui ultimo libro risaliva al lontano 2011.
Ora è tornata con: Il messaggio segreto delle foglie in uscita il 17 settembre.
La trama è strana e intrigante, come al
solito. Zia Oleander è morta, e la sua famiglia allargata si trova alle prese con il suo strano lascito: baccelli e semi misteriosi dalle proprietà straordinarie e inquietanti, accompagnati da segreti da svelare e da scheletri nell’armadio rimasti sepolti per tanti anni…
I’m back readers. Non perdiamo altro tempo e parliamo subito di libri. Oggi vi recensisco: Dov’è finita Audrey? Il primo romanzo YA di Sophie Kinsella.
La storia è quella di Audrey, adolescente che ha avuto problemi con alcuni bulli e ne è rimasta fortemente traumatizzata. Questo l’ha portata a indossare sempre grossi occhiali da sole neri, a non uscire di casa e a non parlare con nessuno tranne con i membri della sua famiglia. Particolarmente strani anche loro: una mamma che è un vulcano, un papà con la testa tra le nuvole e un fratello dipendente dai videogiochi.
Per farla aprire maggiormente con gli altri la psichiatra consiglia ad Audrey di girare un video con delle interviste alle varie persone che incrociano la sua vita. In questo modo conosce Linus un ragazzo veramente speciale che fa sciogliere il cuore della protagonista e delle lettrici. Il libro, per la maggior parte, è scritto come una sceneggiatura, il lettore leggerà quello che la protagonista vede tramite la sua videocamera.
I personaggi sono, volutamente, esagerati e i loro difetti vengono evidenziati a dismisura, creando scene molto divertenti, ma anche realistiche. Quella della mamma che vuole lanciare il pc dalla finestra e del padre che si preoccupa solo che non cada sulla macchina nuova è esilarante.
Aspetto il vostro parere!!! [amazon_link asins=’8804662638′ template=’ProductAd’ store=’libripopcor-21′ marketplace=’IT’ link_id=’541e3067-c20c-11e7-8523-5d0a3965fde1′]
Harry Potter:
«Un momento!» fece Ron, brusco. «Abbiamo dimenticato qualcuno!»
«Chi?» chiese Hermione.
«Gli elfi domestici, saranno tutti giù in cucina, no?»
«Vuoi dire che dobbiamo farli combattere?» domandò Harry.
«No» rispose Ron, serio. «Dobbiamo farli andar via. Non vogliamo altri Dobby, no? Non possiamo chiedergli di morire per noi…»
Le zanne del Basilisco caddero con un gran fragore dalle braccia di Hermione. Corse da Ron, lo abbracciò e lo baciò sulla bocca. Ron gettò via le zanne e il manico di scopa e rispose con tanto entusiasmo che sollevò Hermione da terra.
«Vi pare il momento?» gemette Harry debolmente. Ma quando non successe nulla, anzi Ron e Hermione si strinsero più forte e cominciarono a dondolare sul posto, alzò la voce. «Ehi! C’è una guerra là fuori!»
Ron e Hermione si separarono, ma rimasero abbracciati.
«Lo so, Harry» ribbattè Ron, con l’aria di chi è appena stato colpito da un Bolide, «quindi ora o mai più, no?»
Divergent:
Per un secondo i suoi occhi scuri indugiano nei miei, in silenzio, poi mi tocca il viso e si avvicina, sfiorandomi le labbra con le sue. Sento il rombo del fiume e gli schizzi d’acqua sulle caviglie. Lui sorride e preme la bocca sulla mia. In un primo momento mi sento tesa, insicura, così quando lui si scosta sono convinta di aver fatto qualcosa di male o sbagliato. Ma poi lui mi circonda il viso tra le mani, con determinazione, e mi bacia di nuovo, con più fermezza stavolta. E mi rendo conto che se avessimo fatto entrambi una scelta diversa, forse avremmo finito col fare la stessa cosa in un luogo più sicuro, con addosso vestiti grigi invece che neri.
Ricordati di guardare la luna:
Ancora adesso, no so bene come accadde. Un attimo prima stavamo parlando, e quello dopo lei si chinava su di me. Per una frazione di secondo mi domandai se, baciandola, avrei spezzato l’incantesimo tra di noi, ma era troppo tardi per tornare indietro. E quando le nostre labbra si incontrarono, fui certo che avrei potuto vivere cent’anni e visitare tutti i paesi del mondo, ma che niente avrebbe eguagliato l’intensità di quell’istante in cui baciavo per la prima volta la ragazza dei miei sogni pensando che il nostro amore sarebbe durato per sempre.
Colpa delle stelle:
“Augustus Waters”, ho detto, e ho levato lo sguardo verso di lui pensando che non si può baciare nessuno nella Casa di Anne Frank, ma anche che proprio Anne Frank aveva baciato qualcuno nella casa di Anne Frank, e mi sono detta che se c’era una cosa che probabilmente le sarebbe piaciuta era che la sua casa diventasse un luogo in cui i giovani irreparabilmente rotti sprofondano nell’amore. Ed ecco che ci stavamo baciando. La mia mano ha lasciato il carrello dell’ossigeno e ha raggiunto il suo collo, e lui mi ha alzato per la vita, così da farmi stare sulle punte. Quando le sue labbra socchiuse hanno incontrato le mie ho cominciato a sentirmi senza fiato in un modo nuovo e affascinante. Lo spazio intorno a noi è svanito, e per uno strano instante ho amato profondamente il mio corpo.
Delirium:
E poi ci stiamo baciando. O almeno, credo che ci stiamo baciando, l’ho soltanto visto fare un paio di volte, veloci beccate a bocca chiusa ai matrimoni o in occasioni formali. Ma questo è diverso da qualsiasi cosa io abbia visto o immaginato o anche solo sognato: questo è come la musica o ballare ma meglio di tutti e due. La sua bocca è leggermente aperta, quindi schiudo anche la mia. Le sue labbra sono morbide, la stessa
pressione dolce della voce delicata e insistente nella mia testa che continua a dire Sì.
Il calore dentro di me sta aumentando, a ondate leggere che si ingrossano e si infrangono e mi fanno sentire come se stessi galleggiando. Le sue dita si intrecciano ai miei capelli, mi avvolgono il collo e la nuca, mi sfiorano le spalle, e senza neanche pensarci o volerlo le mie mani trovano il suo petto, si muovono sul calore della sua pelle, sulle ossa delle sue scapole come ali, sulla curva della sua mascella, appena ricoperta di peli; è tutto strano e sconosciuto e splendidamente, squisitamente nuovo. Il cuore mi batte in petto talmente forte da farmi male ma è un tipo di dolore buono, come la sensazione che si ha il primo vero giorno d’autunno, quando l’aria è frizzante e i bordi delle foglie si stanno infiammando e il vento odora vagamente di fumo, come la fine e l’inizio di qualcosa allo stesso tempo. Sotto la mia mano giurerei di sentire il suo cuore battere una risposta, un’eco immediata del mio, come se i nostri corpi si stessero parlando.
E all’improvviso è tutto chiaro, di una chiarezza così ridicola e stupida che mi viene voglia di ridere. È questo quello che voglio. Questa è l’unica cosa che io abbia mai voluto. Tutto il resto, ogni singolo secondo di ogni singolo giorno che ci sia stato prima di questo preciso istante, di questo bacio, non ha significato nulla.
Lettere a un amore perduto, l’ho trovato molto bello e coinvolgente. La doppia ambientazione temporale rende tutto più interessante.
Rose, Lissa, Dimitri e Christian di L’accademia dei vampiri. Amici, alleati e combattenti.
Buon giorno ragazze/i, come va? Io cerco di sopravvivere alla sessione estiva 😛
Oggi vi parlo di un libro che mi è piaciuto tanto: L’ultima volta che ti ho detto addio di Cynthia Hand.
Lexie, la protagonista del romanzo è una vera nerd, un genio della matematica che vede il mondo in maniera completamente razionale. Serve dirvi che l’ho adorata? Legge: A beautiful mind e vuole andare al MIT, conta i numeri di Fibonacci prima di addormentarsi. In seguito al suicidio del fratello, Tyler, il suo mondo comincia a crollare, crede di star diventando pazza perché continua a vederlo per brevi istanti, sente la sua colonia ovunque e trova cassetti aperti e foto scomparse. Non riesce a confidarsi con nessuno, ma il peggio è che ogni volta che si addormenta vede il fratello morire. Ad aiutarla ad andare avanti senza impazzire c’è una vecchia amica di infanzia: Sadie, stravagante ma dalla mente molto aperta.
Sadie offre una prospettiva diversa a Lexie, sia dal punto di vista del lutto, suo padre è morto per cause naturali, sia perché crede in una vita oltre la morte, a differenza della protagonista. Inoltre è un personaggio che tutti giudicano in modo superficiale mentre è una persona che ha molto da offrire. Il libro è diviso in due archi temporali: il presente e gli eventi successi prima del suicidio, questi raccontati dalla protagonista nel suo diario che gli consiglia di scrivere lo psicologo. Non molto originale, come trovata, ma funziona. [amazon_link asins=’8869050203′ template=’ProductAd’ store=’libripopcor-21′ marketplace=’IT’ link_id=’860a3043-c20c-11e7-8f05-637e2b16d536′]
La scrittrice si concentra sul far vedere gli effetti di un atto come il suicidio su chi resta, levando quella patina romantica ed eroica da questo atto che è presente nell’immaginario di molti ragazzi. Il romanzo è ben scritto, mi è piaciuto molto lo stile dell’autrice, scorre benissimo, e ci si affeziona molto ai personaggi, anche a Tyler.