A
Spett.leAGENZIA
DI SORVEGLIANZA GALATTICA – MARTE
Da:
AGENTE OSSERVATORE SUL PIANETA TERRA
Oggetto:
RAPPORTO PERIODICO DI OSSERVAZIONE
MESE
CONVENZIONALE TERRESTRE: “DICEMBRE”In
questi giorni sulla Terra si registrano alcune anomalie sul
comportamento standard-occidentale a causa di una festività chiamata
NATALE.Si
tratta di una ricorrenza religiosa in cui viene festeggiato un
profeta dispensatore di gioia che ama tutti gli esseri umani.Questo
profeta è raffigurato come un pupazzo vestito di rosso, obeso,
anziano, con barba bianca, berretto a punta con pon-pon, cinturone e
stivali neri militari.
In
suo onore vengono compiuti numerosi sacrifici, il principale dei
quali consiste nella cessione di un certo numero di cartine colorate
chiamate BANCONOTE, molto amate dai terrestri. Coloro che ricevono
queste BANCONOTE in cambio devono cedere degli oggetti superflui
chiamati REGALI.Immagini
e statue del pupazzo rosso appaiono ovunque. In suo onore vengono
addirittura sradicate delle piante chiamate ALBERO DI NATALE, su cui
i terrestri usano appendere varie cianfrusaglie e sfere colorate, che
spesso cadono rompendosi. Per i terrestri questo è un presagio
infausto, anche perché dovranno privarsi di altre cartine colorate
da scambiare con nuove sfere.In
onore del pupazzo vengono poi ingurgitate grandi quantità di cibo,
in particolare un certo nutrimento chiamato PANETTONE, una sorta di
impasto giallo ricavato dalla frantumazione di vegetali mescolato
all’ovulazione di animali. Il sacrificio consiste nel fatto che
l’ingestione di PANETTONE provoca sofferenze gastriche.
C’è
poi il TORRONE, un cibo durissimo che provoca danni alla dentatura
per cui i terrestri debbono poi recarsi da un DENTISTA che, per
ripristinare l’apparato dentale, chiede numerosissime cartine
colorate.C’è
poi un altro cibo chiamato CAPPONE. Si tratta di un animale a cui,
anticipatamente, vengono tolte le ghiandole genitali-riproduttive ed
il cui corpo bruciacchiato viene consumato dai terrestri il giorno
chiamato NATALEI
sacrifici continuano anche nei giorni seguenti con un’altra festa
religiosa chiamata CAPODANNO, celebrata dai terrestri più osservanti
in certi luoghi di culto chiamati DISCOTECA. Altri invece sacrificano
ammassandosi in luoghi chiamati AEROPORTO bivaccando giorno e notte
con i loro oggetti più cari chiusi in contenitori chiamati VALIGE,
che spesso vengono dati in sacrificio (la VALIGIA allora si dice
“PERSA”).
Esiste
poi una frangia, per la verità non significativa, che non crede nel
pupazzo rosso e l’albero con le sfere ma nella nascita misteriosa
di un bambino sacro la notte di Natale. Ma si tratta di pochi
esaltati che nessuno prende sul serio.
Non perdetevi il prossimo racconto di Samuel Scrivano.
Domani vi racconto della fiera,dei miei incontri e soprattutto di tutti i bellissimi libri che ho comprato 😉
TROPPO carino! lo pubblicizzo sul mio blog 🙂
Si è veramente simpaticissimo come racconto 😉
Il prossimo secondo me ti sconvolgerà 😉