N.P. di Banana Yoshimoto( traduzione di Giorgio Amitrano ) : 97 racconti, un bestseller negli Stati Uniti e il manoscritto di un libro incompiuto. Sarao Takase, scrittore giapponese che ha vissuto a lungo in America, muore suicida senza riuscire a godersi i frutti del proprio successo. Shooji entra in possesso dell’inedito novantottesimo racconto (proseguimento di N.P.) , inizia a tradurlo dall’inglese al giapponese e ad opera ancora incompiuta si suicida. Kazami, Otohiko, Saki, e Sui giovani e intelligenti, sono ossessionati da quest’opera e dalle inquietanti vicende che gli accadono attorno. Il libro è maledetto? So cosa state pensando…No!non ho sbagliato a scrivere l’autore è proprio Banana…e tra tutti quelli che ha scritto (e che io ho letto) è quello che mi è piaciuto di più…sicuramente perché c’è “molta” più azione (se così si può definire) : per una volta la trama è importante quanto l’esprime i sentimenti, inoltre i personaggi sono molto più interessanti del solito: ne è un esempio Sui, inizialmente personaggio secondario “particolare ed eccentrico”, poi affascinante e umana protagonista. Non ci crederete ma c’è anche un colpo di scena, che mi ha lasciato piacevolmente sorpresa…una storia dolce e inquietante, con splendide descrizioni, che stranamente (per essere sua) ho divorato. Un consiglio se avete intenzione di leggerlo non guardate prima la trama su anobii o su feltrinelli o altri, perché vi dirà veramente tutto del libro e vi toglierà il piacere di leggerlo, mi raccomando!!!
I Giapponesi hanno la capacità di riuscire ad inquietare in un modo molto particolare, brrr
Si tantissimo. Ora voglio leggere questo http://www.anobii.com/books/Confessione/9788862510912/0132f31abfd523dc0a/ ho visto il film ed è veramente bello anche se c'è sempre questa inquietudine e tratta temi non troppo felici.