Oggi cari lettori vi voglio parlare di due nuove uscite del bravissimo George R. R. Martin. Non riguardanti Le cronache del ghiaccio e del fuoco.
La prima è Armageddon Rag (Gargoyle Books).
New York, metà degli anni Ottanta. Sandy Blair, ex giornalista e ora scrittore in crisi d’ispirazione, viene inaspettatamente ricontattato dalla Hedgehog, rivista musicale e di cultura underground con cui lavorava prima di essere licenziato, per scrivere un reportage su un crimine inquietante. Jamie Lynch, personaggio di spicco della scena musicale rock anni ’60 ed ex produttore del leggendario gruppo dei Nazgûl, è stato orrendamente assassinato nel suo ufficio; in sottofondo, le note dell’ultimo album della band, scioltasi dieci anni prima in seguito all’uccisione – durante un concerto – del loro leader, il cantante Patrick Henry Hobbins, detto “Hobbit”. Incuriosito e come spinto da ragioni misteriose Sandy accetta di scrivere il pezzo mettendosi sulle tracce dei componenti della band, di vecchie amicizie e di chiunque sia in grado di fornirgli delle indicazioni per scoprire cosa si nasconda dietro gli omicidi di Lynch e Hobbins.
Quello di Armaggedon Rag è un Martin diverso, che vi sorprenderà. Questo romanzo sfugge alle classificazioni: giallo ben calibrato, thriller mistico-psicologico, amarcord musicale e affresco puntuale e realistico dell’America degli anni ’60, quella degli hippie e delle lotte studentesche, del “peace and love”, della Rivoluzione e, soprattutto, della musica rock di Jimi Hendrix, The Doors, Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan, Simon & Garfunkel, Joni Mitchell e di tanti altri, al cui ritmo il Movimento è esploso.
L’altra è un racconto uscito nel numero di questo mese di Urania (La Terra al tramonto):
Gli abitanti della Terra morente sono atterriti e hanno convocato i massimi specialisti per svelare il destino finale del loro mondo. Sette nuovi visionari e avventurieri della narrativa trasversale svolgeranno altrettante inchieste sul più enigmatico dei pianeti: La Terra.
Queste due pubblicazioni mi incuriosiscono molto, infatti del Martin “no cronache” ho letto solo Il drago di ghiaccio che ho trovato carino ma non eccezionale. Per ora ho preso il volume di Urania, anche perché tra gli altri racconti ce ne è uno di Gaiman ( non mi potevo proprio perdere Martin e Gaiman nello stello libro XD )
Il romanzo di Martin mi intriga molto