Un altro libro passato al lato oscuro dei film: Il paradiso degli orchi

Conoscete Daniel Pennac? è uno scrittore molto bravo, che scrive romanzi “particolari” e molto divertenti. Per farvi capire, il suo stile è molto simile a quello di Stefano Benni.
La notizia del giorno è che il 17 ottobre 2013 uscirà, nei cinema: Il paradiso degli orchi.

                                                                IL LIBRO             

Un eroe, Malaussène, che come lavoro fa il “capro espiatorio”. Una famiglia disneyana, senza mamme e babbi, con fratellini geniali, sorelle sensitive, una “zia” maschio protettrice di vecchietti, ladri e travestiti brasiliani, una “zia” femmina super-sexy, una misteriosa guardia notturna serba, un cane epilettico. Questa esilarante banda di personaggi indaga su una serie di oscuri attentati, sull’orrore nascosto nel Tempio del benessere, un Grande Magazzino dove scoppiano bombe tra i giocattoli e un Babbo Natale assassino aspetta la prossima vittima. 

Un’altalena tra divertimento e suspence…

                                                                IL film                                

Il film è diretto da Nicolas Bary con Raphael Personnaz, Bérénice Bejo, Emir Kusturica, Guillaume De Tonquédec, Mélanie Bernier e Thierry Neuvic. Uscirà sui nostri schermi, distribuito da Koch Media, il 14 novembre.

                                                                I Trailer                   

Che ne pensate? Vi piace questo autore? Andrete al cinema a vederlo?

4 pensieri su “Un altro libro passato al lato oscuro dei film: Il paradiso degli orchi”

  1. Vale, non non si può proprio fare 😉 ti capisco molto bene.
    Comunque leggilo, è piccolino e divertente. Io, di sicuro, rileggerò qualcosa di suo, non so se questo o un altro, credo che ora, cresciuta un po, li posso apprezzare ancora di più della prima volta …

  2. Di Pennac ho lesso solo "La prosivendola" e mi era piaciuto molto, nonostante il fatto che avendolo letto in lingua originale, avevo trovato parecchi difficoltà (anche perché spesso il linguaggio era dialettale). Il film è un motivo in più per leggere al più presto il libro! 😀

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